Toghe contro a Grugliasco

Violante candidato dal pds, Berlusconi risponde con la Parenti? Violante candidato dal pds, Berlusconi risponde con la Parenti? Toghe contro a Grugliasco Ma Forza Italia smentisce Cura dimagrante per la politica e lo statalismo, rifondare lo Stato decentrando poteri e rendendoli esercitabili, reinventare la cultura di governo sulla managerialità. Sono i tre ingredienti della ricetta indicata da Giuliano Urbani, il Professore per i suoi amici torinesi, ma più noto per essere l'ideologo di Berlusconi. Urbani è intervenuto ieri sera in un dibattito organizzato all'Unione Industriale da compagni di studi e da ex giovani liberali con i quali avevano trascorso tante sere a discutere di politica. Allora insegnava Istituzioni politiche a Firenze, era direttore della rivista Biblioteca della libertà del Centro studi Luigi Einaudi. Come lui altri hanno fatto strada: l'ex direttore del Corriere della Sera Piero Ostellino, l'ex sindaco Valerio Zanone, l'ex presidente della Camera di Commercio Enrico Salza. Prima del dibattito, in cui è intervenuto anche il professor Sergio Bicossa (che ha annunciato di lasciare la collaborazione con il Giornale per seguire Montanelli alla l^oce) Urbani ha avuto una riunione riservata con i professori Lionello Jona Celesia, Piergiorgio Be e altri esponenti dell'area liberaldemocratica, dalla quale potrebbero nascere candidature da affiancare a quelle di Forza Italia, della Lega, del Centro cristiani democratici. In prima fila ad ascoltare il Professore c'erano soprattutto liberali e dirigenti torinesi di Forza Italia. Il professor Bicossa ha chiesto subito: come sta il Cavaliere Nero? «Bene, benissimo» ha risposto Urbani comunicando i dati di un sondaggio che lo danno al 30 per cento dei consensi. A chi ha criticato il fatto che Sua Emittenza riunisca tre poteri - culturale, politico ed economico - che dovrebbero essere ben distinti, il Professore ha replicato facendone un punto di forza: «E' proprio chi ha dimostrato di saper fare bene quel che dice che può candidarsi al buon governo. Basta con la politica dei professionisti, e per far questo c'è bisogno di costruire consenso». Il pericolo per Urbani sta nell'insistere con lo statalismo, la causa dei mali che ha portato al matrimonio tra ladri e ideologi e alla degenerazione dell'apparato pubblico. Sul fronte candidature l'unica voce nuova riguarda la scesa in campo di Tiziana Parenti a Grugliasco per contrastare l'ex magistrato, pidiessino, Luciano Violante. Ma presso la sede del Biscione in via Legnano la notizia è smentita. A differenza dei progressisti che attendono notizie da Roma, la Destra e il Centro torinese prenderanno ordini da Milano, comunque, dalla Lombardia, terra di Berlusconi e Bossi. E' lì che si decidono le ripartizioni dei seggi. I 19 collegi per la Camera e gli 8 per il Senato vedrebbero 10-11 candidati del Carroccio, 6-7 di Forza Italia, gli altri indicati dal Centro cristiani democratici (che a Torino è coordinato da Michele Vietti) e dall'Unione di centro (del liberale Raffaele Costa). Infine, gli ex de Angeleri, Gaiotti e Leo hanno scritto ai coordinatori regionali dei popolari Morgando e dei Ccd Vietti di incontrarsi: «Il disorientamento ci ha spinto a chiedere la possibilità di riaprire un dialogo per dare agli elettori riferimenti su proposte programmatiche concrete». [1. bor.] Tiziana Parenti, ex componente del pool Mani pulite di Milano, e il professor Giuliano Urbani

Luoghi citati: Firenze, Grugliasco, Lombardia, Milano, Roma, Torino