Eroina nel doppio fondo della Mercedes di Angelo Conti

Eroina nel doppio fondo della Mercedes Sette anni di viaggi da Torino a Istanbul e ritorno nella veste di turisti Eroina nel doppio fondo della Mercedes Sgominata gang di trafficanti: 9finiscono in manette Sette anni di viaggi in Turchia, all'andata con fasci di banconote nascoste nel serbatoio di Mercedes 250 Station Wagon, al ritorno con panetti di eroina al loro posto. Un traffico che ha portato da Istanbul in Piemonte almeno 500 chili di eroina purissima, forse di più. Un sistema collaudato, scoperto dai carabinieri del Beparto Operativo di Torino dopo che i colleghi di Cagliari erano riusciti a mettere le mani su uno spacciatore troppo ricco. Non è stata un'inchiesta rapida. Primo a cadere nella rete fu, nell'agosto '92, Pasquale Fuino, 66 anni, residente a Nova Milanese, sorpreso in una casa di Cortoghiana (Cagliari). Con sé avevr. 4 chilogrammi di eroina, 100 grammi di cocaina, 120 milioni in contanti, titoli di stato per decine di milioni. La droga era destinata alle località balneari sarde, arrivava da Torino. Qui era stata ceduta da tre pregiudicati, contitolari di un'impresa edile di Casale Monferrato, la Novedil. Si arriva così al loro arresto: sono Agostino Marando, 32 anni, originario di Cittanova (Beggio Calabria), Giuseppe Morano, 35 anni, anche lui di Cittanova, e Alfio Di Mare, 44 anni, catanese. Sono loro a gestire il traffico: Marando e Morano mettendo a disposizione il capitale, Di Mare contattando i grossi trafficanti turchi. Le partite di eroina, importate nei doppi fondi dei serbatoi delle auto, venivano trattate, pagate e ritirate all'Hotel Pullman di Istanbul, non lontano dal ponte di Galata. Prezzo fisso: 50 milioni il chilogrammo. Un po' caro, ma giustificato dalla qualità dello stupefacente. Sino allo scoppio della guerra in Bosnia, i trafficanti attraversavano la Jugoslavia. Più recentemente avevano dovuto ripiegare sulla Grecia, poi traghetto sino a Brindisi, infine un tranquillo trasferimento a Torino. Li aiutavano, in questo traffico, quattro pregiudicati: Giuseppe Cannella, 38 anni, di Licata; Francesco Nicotra, 39 anni, catanese; Antonio Morano, 25 anni, da Cittanova e Gianni Socco, 35 anni, vercellese. Più recentemente, con i carabinieri ormai addosso, la gang aveva utilizzato, in veste di corrieri, anche due incensurati: Massimo Boggione, 38 anni, un antiquario di Casale Monferrato e Salvatore Latino, 49 anni, rap¬ presentante di tessuti a Catania. Entrambi hanno compiuto i viaggi con le famiglie, fingendosi turisti in vacanza sul Bosforo. I carabinieri del Nucleo Operative hanno accertato legami fra questo gruppo e gli esponenti della cosca Ilacqua di Chivasso, sino al 1990 considerata la più temibile organizzazione legata alla 'ndrangheta di tutto il Piemonte sgominata nel '90 dai carabinieri del maggiore Lavacca. La polizia turca, insieme con i colleghi dell'Interpol, sta invece cercando di identificare i grandi trafficanti turchi che, oltre alla gang piemontese, rifornirebbero altre organizzazioni malavitose europee. Angelo Conti L'operazione condotta dai carabinieri In manette, da sinistra Agostino Marando Gianni Socco e Alfio Di Mare