Regione a destra città a sinistra

Elezioni simulate in base ai sondaggi: il polo liberista sarebbe la prima forza Elezioni simulate in base ai sondaggi: il polo liberista sarebbe la prima forza Regione a destra, città a sinistra A Torino la spunterebbero iprogressisti «Però molto dipenderà dai candidati» In Piemonte vincerebbe il cartello Forza Italia-Lega, a Torino i progressisti. Nettamente battuto il centro pattista-popolare che non conquisterebbe neppure un seggio. Naturalmente si tratta di simulazioni e non dei risultati reali delle politiche di marzo. L'elaborazione è del professor Enzo Marra dell'Università di Torino; l'ha presentata ieri insieme al professor Franco Pizzetti in un incontro alla fondazione Gramsci. Il presidente della fondazione, Guido Neppi Modona, ha annunciato che un nuovo studio sarà fornito a metà marzo e terrà conto anche dei nomi dei candidati. Marra ha utilizzato una media tra i recenti sondaggi condotti da Cirm, Directa e Swg sugli orientamenti elettorali degli italiani. Allo stato attuale ai progressisti andrebbe il 35%, a Forza ItaliaLega il 25, al centro il 24. Un sondaggio della Diakron tende a sovradimensionare il successo della coalizione Berlusconi e a sottostimare il risultato del centro rispetto agli altri istituti. Se gli scenari si manterranno immutati e le forze in campo saranno queste tre il risultato per il Piemonte potrebbe essere quello indicato. Naturalmente come sottolinea il professor Marra - sarà fondamentale nella realtà il peso dei candidati. Ancora oggi si valuta che circa un terzo degli elettori si consideri «in libera uscita». Potrebbe cioè non votare per lo schieramento che aveva prescelto se nel suo collegio ci sarà un candidato che non gli ispira fiducia. In tutto il Piemonte Forza Italia-Lega potrebbe accaparrarsi 14 seggi, i progressisti 9; al momento 13 non sono aggiudicargli nelle simulazioni. Degli 8 seggi cittadini 5 li rastrellerebbero i progressisti nelle zone che sono state storicamente roccaforti della sinistra: Parella-Vallette, Barriera di Milano, Nord, Nizza, Mirafiori-Pozzo Strada. Berlusconi-Bossi vincono a Torino Centro. In San Paolo e Oltre Po la differenza tra le percentuali probabili delle due coalizioni è troppo esigua per consentire una at¬ tribuzione anche solo ipotetica. Fuori città i progressisti vincerebbero solo in zone di fortissima tradizione di sinistra: Setti mo-Chieri, Nichelino-Carmagnola, Rivoli-Orbassano, Collegno-Grugliasco. Forza Italia-Lega si aggiudica, tra gli altri, Ivrea, Alba-Bra, Saluzzo-Savigliano, Fossano-Mondovì, Cu- neo-Limone, Asti, Casale Monferrato, Biella, Borgosesia. Il Piemonte non è l'Italia. Nel resto del Paese dovrebbero vincere i progressisti che potrebbero aggiudicarsi la metà più imo dei seggi. Ma se Forza Italia-Lega riuscissero a federarsi con Alleanza nazionale nel Sud il risulato potrebbe essere invertito. Le elezioni dovrebbero essere vinte dalla forza che ha un forte insediamento territoriale (Lega al Nord, progressisti nel centro); i centristi verrebbero penalizzati dalla diffusione territoriale, priva di roccaforti. I risultati delle elezioni, con la carica di novità contenuta nel nuovo meccanismo elettorale, non devono però illudere l'elettore. Come ha sottolineato Franco Pizzetti il maggioritario non garantisce necessariamente un sistema politico bipolare o una maggioranza di governo stabile. I sistemi politici non sono rigidamente determinati dal meccanismo elettorale. Delle elezioni ha parlato, alla Scuola d'Applicazione, Giuseppe De Bita osservando che siamo di fronte a una società-spettacolo che «ci prepara elezioni-spettacolo». A suo giudizio i politici «non stanno comprendendo il nuovo che emerge dalla società» e rischiano «di accentuare il distacco da coloro che intendono rappresentare». Marina Cassi Il sociologo De Rita «I politici sordi al nuovo che emerge dalla società» PIEMONfE Al LIBERISTI TORINO Al PROGRESSISTI AD. RIFONDANONE, PDS, VERDI, RETE, Psl FORZA ITALIA, LEGA INCERTI Franco Pizzetti (foto sotto) ha contribuito alla simulazione Guido Neppi Modona (sopra) «Un nuovo studio per metà marzo» La geografia politica del Piemonte nei collegi uninominali per la Camera, in base alla simulazione