«faremo ordine nei mercati» di B. Min.

«faremo ordine nei mercati» «faremo ordine nei mercati» In centro vietati i banchi volanti Arriva un po' di disciplina nel commercio ambulante. Con un'ordinanza approvata ieri dalla giunta, il Comune ha adottato nuove regole per il commercio «itinerante» vietandolo entro il quadrilatero del centro storico (per tutelare le zone di interesse storico e artistico) attorno ai cimiteri, agli ospedali e a tutti i luoghi di cura per preservare la quiete e il decoro. L'ordinanza del sindaco Castellani elenca anche tutte le altre zone della città sulle quali è vietato piazzare banchetti volanti: sono sostanzialmente le strade con problemi di viabilità e scarsità di parcheggi, in particolare nei mercati e dintorni. Il provvedimento è una conseguenza della nuova legge sui mercati approvata nel '91 e i cui decreti attuativi sono stati emanati all'inizio dell'estate scorsa. Con «itineranti» si indicano tutti quegli ambulanti provvisti di licenza di vendita ma che non possiedono un posto fisso. Lavorano sostituendo i colleghi che, per qualche ragione, non si presentano al posto loro assegnato in uno dei 47 mercati cittadini. Possono anche vendere a domicilio, nelle fiere oppure per le strade cittadine. Da ieri non più ovunque e con regole ben precise ribadite dalla nuova legge: non possono sostare per più di un'ora nello stesso posto. Tra¬ scorso tale arco di tempo devono spostare l'«attrezzatura di vendita» di almeno 500 metri. Non possono poi sostare su aree «non asfaltate o non dotate di pavimentazione impermeabile», in prossimità di «fonti di polverosità» (cantieri, scavi e così via) o di esalazioni dannose agli alimenti. Gli «itineranti» non possono fermarsi a meno di 100 metri dai servizi igienici e a 200 da eventuali depositi di rifiuti. Va da sé che un «itinerante», il quale non è riuscito a trovare un posto libero al mercato, tende a fermarsi comunque vicino ai colleghi col posto «fisso». Il provvedimento prende poi particolarmente di mira quei commer¬ cianti stagionali che stazionano nei pressi dei mercati con i loro camion carichi di arance, oppure di aglio, patate e così via, secondo la produzione di stagione, lungo strade particolarmente trafficate. La sanzione per chi viene pizzicato a violare l'ordinanza è di 600 mila lire. E' impossibile calcolare quanti sono gli «itineranti» a Torino. «Da una dozzina d'anni - dice Vittorio Gambino, segretario dell'associazione di categoria aderente alla Confesercenti - il Comune non rilascia licenze, ma in città possono lavorare anche quelli della provincia». Complessivamente si può parlare di circa 13 mila persone, di cui almeno la metà a Torino. «Ma una licenza aggiunge Munari, vicepresidente della Fiva che aderisce alla Confcommercio - è valida non solo nella provincia di appartenenza ma anche in quelle confinanti e contigue». Significa che l'autorizzazione dell'ambulante di Rivoli può valere fino a Milano e Piacenza. [b. min.]

Persone citate: Castellani, Munari, Vittorio Gambino

Luoghi citati: Milano, Piacenza, Rivoli, Torino