Un anfiteatro sotto la Cittadella di Maurizio Lupo

Una mostra in autunno lancerà il progetto da 12 miliardi che trasformerà il Mastio in Expo di fama europea Una mostra in autunno lancerà il progetto da 12 miliardi che trasformerà il Mastio in Expo di fama europea Un anfiteatro sotto la Cittadella Accoglierà i tesori del nuovo Museo d'Artiglieria Il generale Bonifazio Incisa di Camerana, oggi Capo di stato maggiore dell'Esercito, manterrà la promessa fatta alla città: il Museo Nazionale d'Artiglieria, diretto dal colonnello Giuseppe Uzzo, riaprirà in autunno con un'eccezionale mostra: «Con il ferro e con il fuoco, robe d'artiglieria alla Cittadella di Torino». Sarà un'occasione per presentare un progetto da 12 miliardi che amplierà il Mastio della Cittadella in una rassegna museale d'importanza europea, in grado d'esporre come merita i suoi oltre 14 mila pezzi, del valore di oltre 40 miliardi di lire. I soldi per la mostra ci sono. Costerà 900 milioni, f mune e Regione ne metteranno 500, le autorità militari 100, il resto sarà offerto da sponsor banca-4. Si è già insediato un comitato di 16 esperti, fra i quali il gen. Silvio Di Napoli, comandante della Regione Militare, il colonnello Marc Neuville conservatore del Museo des Invalides di Parigi, Lionello Boccia, direttore del Museo Stibbert di Firenze, Cristina Vernizzi direttrice del Museo del Risorgimento, gli storici militari Raimondo Luraghi e Guido Amoretti, più esperti tecnici come Pierluigi Bassignana, dell'Unione Industriale. I lavori utili per l'allestimento sia della mostra sia del museo sono avviati. Si è incominciato a liberare il piano terra del Mastio, trasferendo nei magazzini dell'ex Direzione artiglierie di via Bologna gran parte dei materiali, per riallestirli com'erano alla Cittadella, al fine di curarne la schedatura e i restauri. Negli spazi lasciati liberi verrarno riesposti in autunno circa 500 pezzi, scelti per illustrare l'evolversi delle armi dal 1300 a oggi, spiegando come si sono evolute produzione e decorazione degli armamenti e come dal sapere scientifico militare si sia giunti a applicazioni industriali pacifiche. Temi che saranno trattati sotto il profilo storico con sezioni espositive che spiegheranno tecnologie e fortificazioni del Rinascimento, la nascita delle ricche bocche da fuoco del '600, simboli di potere, e l'istituzione delle scuole d'artiglieria, «fucine» dei futuri Politecnici. Si passerà poi alle tecnologie nate dalle tattiche di movimento, da Napoleone alle guerre lampo, insomma «dalle catapulte ai missili Patriot». La mostra rimarrà aperta fino all'inizio dei lavori di riordino del museo, previsti per il 1995, secondo un progetto curato dall'architetto Gian Franco Gritella. Il primo lotto da circa 4-5 miliardi dovrebbe contare già sullo sponsor di industriali piemontesi. Gritella dilaterà il museo creando dinanzi al Mastio un grande salone sotterraneo circolare. Pare un gigantesco Ufo dotato d'anfiteatro, dove saranno esposti a raggerà splendide arti- glierie barocche. Al salone si accederà da due percorsi. Uno permetterà di ammirare i vari livelli stratigrafici del terreno, mettendo a nudo reperti archeologici. Per la prima volta dopo secoli i visitatori potranno rivedere i resti del villaggio romano extraurbano che sorse in quel punto duemila anni fa, quindi le fondamenta del tempio di Iside e della successiva Abazia benedettina di San Solutore, distrutta quando venne eretta la Cittadella. Al piano terra l'impianto riproporrà il giardino attuale, ma riorganizzato alla francese e cinto di cancellate, come nel 1893. Il nuovo ingresso al Museo, con servizi e negozio, sarà ricavato nella collinetta artificiale sul fianco Sud del Mastio. Il piano di recupero prevede anche spazi per un laboratorio e una scuola di restauro d'armi antiche di cui l'Italia è sprovvista. Maurizio Lupo I L'aweniristico anfiteatro per una raggiera di cannoni barocchi

Luoghi citati: Firenze, Italia, Parigi, Torino