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24 ore in Somalia 24 ore in Somalia Due deputati inglesi in ostaggio LONDRA DAL NOSTRO CORRISPONDENTE E' durata meno di 24 ore l'avventura somala di due deputati inglesi, rapiti in quella che è la piccola Repubblica secessionista di Somaliland. Mark Robinson e Tony Worthington, uno conservatore e l'altro laborista, sono stati liberati ieri pomeriggio e sono ora al sicuro nel villaggio di Erigavo, in quello che è il centro operativo dell'organizzazione «Action Aid». Anche il direttore delle relazioni esterne di quell'agenzia umanitaria, Jeff Chinnock, era stato rapito ed è ora libero. In precedenza i ribelli avevano preso anche altri tre ostaggi, rilasciandoli però quasi subito: Anne Johnstone, una giornalista del «Glasgow Herald», e due dipendenti di «Action Aid», Robin Lemare e Haroon Youssef. Dalle prime notizie risulterebbe che non è stato pagato un riscatto per la liberazione dei tre. Né è ben chiaro il ruolo svolto da Mohamed Ibrahim Egal, autonominatosi presidente di Somaliland, che aveva inviato nella zona forze a lui fedeli per liberare i tre ostaggf. Nei giorni scorsi anche un italiano era stato rapito, ma è stato liberato dopo il pagamento - pare - di un riscatto di 10 mila dollari. I due deputati, secondo precisazioni del Foreign Office, sono stati trattati bene e sono in buona salute. Oggi raggiungeranno Gibuti in aereo, quindi rientreranno in Inghilterra. Mark Robinson, che ha 47 anni, è segretario parlamentare di Lynda Chalker, ministro per lo Sviluppo d'Oltremare. Con il laborista Worthington, 52 anni e membro della Commissione Esteri, era impegnato in una visita esplorativa di una settimana. Pare che il rapimento sia diretta conseguenza di una disputa fra clan, legata alla distribuzione degli aiuti umanitari. La liberazione sarebbe stata garantita dagli anziani del clan Mousa Ismail. [f. gal.]