Ovazione per Peres a Ginevra «I palestinesi sono liberi»

Ili Nei Territori offensiva della Jihad, assassinati due israeliani Ili Nei Territori offensiva della Jihad, assassinati due israeliani Ovazione per Peres a Ginevra «I palestinesi sono liberi» TEL AVIV NOSTRO SERVIZIO Colpo di scena alla Commissione per i Diritti Umani dell'Onu riunita a Ginevra: per la prima volta un alto esponente israeliano ha parlato alla Commissione per rivendicare una svolta radicale della condotta di Israele. Il ministro degli esteri Shimon Peres, all'indomani dell'accordo firmato al Cairo, ha illustrato il nuovo volto della politica israeliana: «Non vogliamo più dominare i palestinesi. Gli ebrei non hanno mai dominato un altro popolo in tutta la loro storia». Nella sala, gremita di diplomatici e operatori umanitari è scaturita una calda e convinta ovazione. Peres ha assicurato che l'apertura di una trattativa diretta con i palestinesi è «un importante gesto di rispetto dei diritti umani che Israele non compie sotto la minaccia della forza». Sgomento, invece, in Medio Oriente per il documento diffuso dalla «Jihad islamica» palestinese via fax alla stampa: «I nostri combattenti sono penetrati nella zona di Beer Sheba (Neghev), hanno rapito un poliziotto, T'hanno ucciso, hanno prelevato i suoi documenti e la sua arma e hanno fatto ritorno indenni alla loro base». Il cadavere dell'uomo, ex agente della «Guardia di frontiera» e poi tassista non è stato ritrovato. Nella serata di ieri, mentre la polizia setacciava la zona limitrofa alla striscia di Gaza, il premier Rabin ha dichiarato ai membri dell'ufficio politico del partito laborista che la «Jihad islamica» è adesso l'organizzazione che guida l'opposizione agli accordi fra Israele e Olp. Mentre Rabin parlava, in un aranceto nella zona di Rehovot veniva rinvenuto il cadavere di un agricoltore ebreo di 75 anni, con il cranio fracassato. «E' stato probabilmente sopraffatto dai suoi manovali palestinesi», ha commentato la polizia. L'azione della «Jihad islamica» è avvenuta la notte di mercoledì, nelle stesse ore in cui al Cairo il ministro degli Esteri israeliano Shimon Peres e il leader dell'Olp Yasser Arafat erano impegnati a suggellare un'intesa sull'autonomia palestinese a Gaza e a Gerico. Alle 21,20 il tassista Ilan Sudri, 23 anni, ha informato via radio di essere diretto a casa. Tre ore dopo, due beduini hanno trovato il suo taxi in mezzo ai campi, con macchie di sangue sui sedili e bossoli di pistola sparsi. Questi fatti hanno dato fiato alle critiche delle destre israeliane secondo cui l'accordo raggiunto al Cairo espone gli israeliani al rischio di nuovi attentati, [a. b.J Ili

Persone citate: Beer, Ilan Sudri, Peres, Rabin, Shimon Peres, Yasser Arafat