Ritratti di donne in libera uscita di Silvia Francia

Ritratti di donne in libera uscita «Non scherzare, ridiamoci sopra!», monologhi di Wesker allo Juvarra Ritratti di donne in libera uscita Due attrici e la femminilità allo specchio Ritratto di donna (sull'orlo della crisi, dell'autoconfessione, dell'ironia) in cinque pannelli. Un bel polittico al femminile, quello presentato dalle giovani attrici Emma Dante e Irene Noce in «Non scherzare, ridiamoci sopra!» ovvero «Atti unici per donne sole», in scena nei giorni scorsi allo Juvarra. Lo spettacolo - prodotto dal Gruppo della Rocca e diretto da Bob Marchese (il debutto avvenne nella scorsa primavera) - si compone di cinque monologhi firmati da Arnold Wesker. Drammaturgia inglese contemporanea, dunque, e buona prestazione d'attrici, per disegnare cinque cammei tormentati, per evocare cinque voci «in libera uscita». E per tratteggiare altrettante silhouette femminili colte in momenti più o meno cruciali della loro esistenza: tutte intente a scrutarsi senza remore nello specchio (che figura nell'essenziale arredo di scena, assieme ad un tavolo, un telefono e pochi altri elementi) di una lucida ed amara sincerità, a volte comica, sempre rivelatrice. C'è la giovane neolaureata che si prepara all'incontro con un celebre intellettuale e misura nel suo «training» pre-appuntamento - la sproporzione tra la propria immagine e la qualità delle seduzioni cultural-mondane. E c'è Stephanie, moglie tradita e abbandonata che, tra sanguinari propositi di vendetta e delirio di disperazione, si scopre «stupida» (per aver sposato un uomo che non amava) e «disonesta» (per aver finto sempre si amarlo). Segue la vicenda di una scrittrice di recente successo, sottoposta a triplice intervista: risultato, tre ritratti schizofrenici e inconciliabili a nascondere, forse, un vuoto di realtà. Una vacanza sulla neve fornisce, invece, l'occasione ad una madre per fare il punto, tra ironia e disillusione, con la propria vita e con gli affetti, concentrati nel rapporto tenero e difficile con la figlia («divina monella», dice lei). Non manca un'affermata stilista che, in un serrato dibattito con due manichini, racconta le vicende desolanti dell'amante di un uomo sposato, in perenne e solitaria attesa di telefonata che non arriva, di ritagli di tempo da «rubare», di scelte sempre eluse. Silvia Francia Lo spettacolo con Emma Dante e Irene Noce è stato prodotto dal Gruppo della Rocca

Persone citate: Arnold Wesker, Bob Marchese, Emma Dante, Irene Noce, Juvarra, Wesker