La veglia dell'Etna a GiovedìScienza di M. Ver.

La veglia dell'Etna a GiovedìScienza Il geologo Franco Barberi oggi al Colosseo La veglia dell'Etna a GiovedìScienza Successe un paio d'anni fa e tenne tutti con il fiato sospeso: l'Etna eruttava migliaia di metri cubi di lava e Zafferana stava per esserne sepolta. Sgarbi gridava «Forza Etna!» e i geologi lavoravano con l'esplosivo per tentare di deviare la colata. Ci riuscirono - e fu il trionfo. Il regista di quello straordinario intervento, il geologo Franco Barberi, racconterà oggi a GiovedìScienza (Teatro Colosseo, ore 17,45, ingresso libero) questa incerta e continua guerra dell'Etna, accompagnando le sue parole a bellissimi filmati. Da settecentomila anni il vulcano non riposa. La sua attività è moderata ma costante: soltanto in questo secolo, ci sono state ben sette eruzioni, e non certo modeste. Eppure la gente ha continuato a costruire anche su terreni dai quali sarebbe stato meglio tenersi alla larga, sperando nella buona sorte. L'ultima eruzione, quella che minacciò le case periferiche di Zafferana, emetteva sì una quantità sostenuta di lava (15 metri cubi al secondo, che alla fine erano diventati più di 150 milioni), ma con grande lentezza. La massima velocità fu infatti di 300 metri all'ora - una bazzecola, paragonati al record di cento chilometri all'ora raggiunti nel '77 dal vulcano Niragongo, nello Zaire. Affidarsi alla fortuna, però, è poco costruttivo. Barberi racconterà che cosa è in grado di offrire la scienza. [m. ver.]

Persone citate: Barberi, Franco Barberi, Sgarbi, Zafferana

Luoghi citati: Zaire