Moeller per arrivare a Stoichkov di Angelo Caroli

32 La Juve disposta a sacrificare il tedesco pur di trovare un ariete per Baggio Moeller per arrivare a Stoichkov Nel mirino pure Anderson TORINO. Stoichkov (o Anderson) per Moeller? Andreas ha dunque i giorni (bianconeri) contati. E lui ti fissa con quell'aria un po' così, innocente e intanto spavalda, e fa capire che non se ne andrebbe per tutto l'oro del mondo. E sembra sbatterti sulla faccia «il contratto che mi lega alla Juventus fino al giugno del '95. Perciò sono tranquillo su tutta la linea. Ma perché non chiedete notizie in sede? Io, comunque, dalla società non ho ricevuto messaggi. Aspetto e spero». Chi di speranza vive, con quel che segue... Nei progetti bianconeri è infatti previsto uno scambio tra il tedeschino di Francoforte e un bisonte (straniero) d'area, pronto a fare gol e anche da specchietto per le allodole, tanto da agevolare le qualità di Roberto Baggio. Uno degli obiettivi è il ventottenne bulgaro Stoichkov, gran talento e un caratteraccio da prendere con le molle (è stato di recente espulso in una partita di campionato spagnolo e la società, il Barcellona, lo ha multato). Si parla aanche di un rientro di Casiraghi, Lazio permettendo, visto che la Juventus lo ha dato al club capitolino in prestito ma con diritto di riscatto solo tra due stagioni. E buone chances ha pure il brasiliano Anderson (Da Silva), brasiliano di 24 anni che l'Olympique di Marsiglia ha prelevato dal Ser- vette per colmare il vuoto lasciato dal croato Boksic. Anderson segna gol a raffica, lo ha dimostrato anche ultimamente con la doppietta realizzata al Monaco. Ecco i gol che occorrono alla Juventus che è in cantiere. Quei gol che non sempre (fuori casa) Moeller garantisce, visto che è a digiuno dal 28 novembre, 2 a 2 a San Siro. «Ma che volete - fa lui sgranando gli occhi e con un sorriso malizioso -, ho segnato otto reti e poi non sono stato bene per un certo periodo. Qui c'entrano le circostanze, e dovete tenerne conto. A Reggio Emilia non ho fatto centro, va bene, ma capita spesso nella vita di un calciatore, vuol dire che mi rifarò la prossima volta, magari già contro il Lecce». Veniamo al tecnico che dovrebbe sostituire Trapattoni. Un mistero, anche se Lippi sembra favorito su Prandelli ed Eriksson. Il nome del tecnico svedese circola però ovunque, lo facciamo presente a Moeller. «Perchè viene lui?», fa il tedeschino cadendo dalle nuvole. S'alza il coro dei giornalisti: «Così si dice». L'attaccante tira fuori un paio di sillabe, e sono zuccherini (non si sa mai..., avrà pensato l'astuto Moeller): «Il tecnico sampdoriano è una persona simpatica, corretta, un vero gentiluomo». Amen. Un tedesco che non dorme su un cuscino pieno di sassi è invece Kohler. Il panzer sorride largo così davanti a un tifoso che gli scatta diverse istantanee: «Perché dovrei avere problemi o pensieri? Io sto bene qui dove sono. Lo sanno tutti. Addirittura vorrei rimanere alla Juventus anche oltre il '96, quando mi scade il contratto. I tifosi mi adorano, il mio dovere lo faccio, non vedo perché dovrei desiderare un trasferimento». Chiaro, limpido Jurgen... Due passi indietro ed eccoci a rivedere il bellissimo filmato di Sampdoria-Parma, gioco spumeggiante e un colpo di scena dopo l'altro. Viene spontanea una riflessione: saranno capaci di azzerare il passivo che accusano dal Milan? E quale delle due squadre saprà recitare meglio la parte dell'esorcista del Diavolo? La parola al Trap: «E' stata una partita entusiasmante, con il primo tempo appannaggio del Parma, però la Sampdoria non ci stava a perdere e ha rimesso la gara sul piano dell'equilibrio aggiudicandosi la ripresa e meritando di vincere. Ora il confronto resta aperto per quanto riguarda la qualificazione alla doppia finale. Non esiste un anti-Milan, mi auguro che esista però una volontà generale di batterlo, più siamo nella bagarre e più si possiamo accarezzare ambizioni da scudetto. Mi chiedo solamente come farà questo Parma a reggere ritmi del genere!». Un quesito che è figlio dell'ammirazione. L'Inter, la sua scalata alla rovescia, le sue incertezze, i suoi errori, la crisi. Il tecnico bianconero condensa tutto in due frasi: «Direi crisi di risultati innanzitutto. E poi, quando non si riesce a far quadrare il cerchio, i problemi spuntano ovunque, come i funghi». Domenica la Juve affronta il Lecce. La preparazione riprende oggi pomeriggio a Orbassano: ritrovo alle ore 14. Angelo Caroli Stoichkov il bulgaro del Barcellona Moeller dal '92 alla Juventus

Luoghi citati: Barcellona, Francoforte, Lazio, Marsiglia, Monaco, Orbassano, Parma, Reggio Emilia, Torino