Verdi al Regio, cast mondiale di Armando Caruso

Verdi al Regio, cast mondiale Torino, la «Forza del destino» con Aprile Millo, Larin, Scandiuzzi, Coni Verdi al Regio, cast mondiale Dirige il francese Guingal, regia di Mariani TORINO. «Non è vero che la "Forza del destino" porti jella. A noi sta portando fortuna, ma per scaramanzia incrociamo le dita...». Carlo Majer, direttore artistico dell'ente lirico torinese, dopo il ronconiano «Caso Makropulos» con una straordinaria Kabaivanska e la splendida edizione inglese de «La Fille Mal Gardée», riporta in scena il melodramma italiano: quella «Forza del destino» scritta da Verdi senza cabalette stronca-cantanti, che non porta scalogna, soprattutto se ad eseguirla ci sono cantanti di prim'ordine. Ed il Regio, da un po' di tempo, scrittura fior di artisti: un'americana e un russo formano con gli italiani il cast mondiale della «Forza» che va in scena il 15 febbraio alle 20,30. Aprile Millo, sofferta Leonora di Calatrava, la più autorevole verdiana vivente, torna al Regio dopo l'«Aida» del giugno '90: «Quando canto la "Vergine degli angeli", assieme al coro, il mio colloquio con Dio è to¬ tale. Nel più religioso silenzio la concentrazione è massima, avverto sempre l'emozione della preghiera, e il pubblico ne rimane coinvolto». Il lettone Sergej Larin, laureato in lingue, debutta al Regio nell'opera verdiana rappresentata per la prima volta al teatro di Pietroburgo nel 1862. Lirico puro, è considerato uno dei pochissimi tenori verdiani di questi ultimi anni in grado di affrontare l'impervia tessitura. Nobili verdiani sono poi Roberto Scandiuzzi che disegna un Fra' Guardiano di grande efficacia (è tra i quattrocinque bassi di valore assoluto) e il baritono Paolo Coni che debutta nel ruolo del vendicativo Don Carlos, dividendo le sue fortune artistiche tra Scala ed i maggiori teatri di ogni continente. Elisabetta Fiorillo sarà Preziosilla, Alfonso Antoniozzi fra' Melitone e Giorgio Giuseppini il marchese di Calatrava. Il regista Lorenzo Mariani, che ha curato l'allestimento per il Maggio Musicale fiorentino, sottolinea la diversità dell'impegno: «Ci sono cantanti nuovi, ognuno di essi mi trasmette stimoli ed emozioni diverse. Anche lo spazio teatrale è diverso. Posso dire che con questi artisti mi diverto molto, il che è fondamentale per il mio lavoro. La "Forza" è una storia epica, una sorta di "Guerra e Pace" italiana, vengono fuori vicende storiche e umane, personalità di grande spicco». Alain Guingal (che guidò l'Orchestra del Regio nell'«Esclarmonde») dirigerà le 10 rappresentazioni della «Forza del destino» a cui prenderanno parte anche il giovane tenore argentino José Cura, voce di grande fascino e potenza, il soprano Francesca Patanè, il baritono Ettore Kim, il basso Riccardo Ferrari. Scene e costumi di Maurizio Baiò, maestro del Coro Massimo Peiretti. Armando Caruso

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