«Perseguitata per un tesoro fantasma» di Raffaello Masci

«Perseguitata per un tesoro fantasma» Il ministero: «Ha due pensioni, restituisca 50 milioni». Lei: un colossale abbaglio «Perseguitata per un tesoro fantasma» Rieti, una donna di 74 anni attacca il governo IN LOTTA COI BUROCRATI ROMA. Con lo stipendio non ha mai percepito l'indennità di contingenza, però deve restituirla, tutta (52 milioni) e subito (entro febbraio), sennò il Tesoro le pignora casa. Efferatezze della burocrazia? Certamente, ma intanto la signora Bruna Gerardi sta soffrendo le pene dell'inferno per le continue intimidazioni che subisce dall'amministrazione statale. I fatti. Bruna Gerardi è una pensionata di 74 anni, residente a Roccantica, 500 abitanti, in provincia di Rieti. Nel 1972 viene costituita la biblioteca popolare che, guarda caso, si trova giusto sotto casa della signora. Il Comune non può permettersi un bibliotecario professionista e chiede alla signora se può dare una mano. Non si tratta di lavorare molto: quando qualcuno vuole un libro non deve far altro che bussare a casa Gerardi, la signora scende e provvede. L'impegno col tempo aumenta, la signora smista anche la corrispondenza, controlla il patrimonio librario, recupera i volumi dispersi. Il Comune decide quindi di regolarizzare questa prestazione e di assegnare alla collaboratrice un corrispettivo di 300 mila lire l'anno. Però, interpretando male una circo¬ lare, ritiene anche di dover iscrivere la signora Gerardi, che non è mai stata assunta dal Comune, alla Cassa previdenziale dei dipendenti degli enti locali. Quando, nell'87, Bruna decide di rimettere il suo mandato, quelle 300 mila lire l'anno (25 mila al mese) le fruttano una piccola pensione di 50 mila lire, che si va ad aggiungere a quella di reversibilità che percepisce dal 1967, in quanto vedova di un sottufficiale dell'Arma. Tutto tranquillo fino al novembre scorso. Il ministero del Tesoro le manda una lettera (la prima di una serie) in cui, in burocratese pesante, le fa presente che lei, nei 15 anni in cui ha lavorato in biblioteca ha preso (o avrebbe dovuto prendere) due contingenze. Cioè, la pensione del marito e relativa contin¬ genza e le 300 mila lire annuali e relativa contingenza. Poiché la voce «contingenza» non può essere che una, lei deve restituire quella della pensione di reversibilità che, nei 15 anni di servizio comunale, è arrivata a lire 51.968.960. La signora resta scioccata sulle prime, ma poi aiutata dal Comune di Roccantica, cerca di chiarire l'equivoco, e cioè: primo, lei non è mai stata dipendente comunale e quindi non ha mai percepito alcuna «contingenza» nella retribuzione forfettaria ricevuta; secondo, il Comune comunque quella contingenza non gliel'ha mai pagata, come testimoniano i libri contabili. Invece niente da fare, il Tesoro torna alla carica: se la contingenza non le è stata pagata, cara signora, se la prenda col Comune ma sappia, comunque, che è fatica sprecata perché il reato è caduto in prescrizione e l'amministrazione di Roccantica non deve più risponderne. La signora prova a spiegare che lei di contingenze ne ha prese solo una. Ma agli occhi pignoli dei burosauri ministeriali, Bruna ha preso due contingenze, una, per così dire, virtuale e una reale e quest'ultima la deve rendere, sono quasi 52 milioni, e tenga presente che il ministero non si lascerà impietosire: «Si ha obbligo di precisare - intima una lettera del 31 gennaio - che qualora non venga provveduto al rimborso del credito, saranno attivate procedure per il recupero in forma coattiva», in pratica si presenterà qualcuno a pignorarle casa e mobili. Raffaello Masci Il ministro del Tesoro, Piero Barucci

Persone citate: Bruna Gerardi, Gerardi, Piero Barucci

Luoghi citati: Comune Di Roccantica, Rieti, Roccantica, Roma