La Stampa - Consultazione Archivio

Cantoni Cantoni « Costretto a pagare» MILANO. Due ore e mezzo di confronto, ma ciascuno è rimasto sulle proprie posizioni. Giampiero Cantoni, presidente (autosospeso) della Bnl, ha continuato a soste- Giampiero nere di essere Cantoni stato «costretto» a pagare 400 milioni di tangente; Anchise Marcori, ex capogruppo psi al Comune di Segrate, ha continuato a ribattere di non aver chiesto una lira, che Cantoni gli ha offerto 200 milioni mentre altri 600 sarebbero andati ad una «provvista» per finanziare i partiti. La vicenda, su cui stanno indagando due sostituti milanesi, non riguarda l'attività di Cantoni come banchiere, bensì quella di proprietario, assieme alla moglie, di una vasta area di terreno (un milione di metri quadri) a Segrate. Una parte dell'area è destinata al centro residenziale Gartesia: e per ottenere le autorizzazioni Cantoni avrebbe pagato. Questo sostiene Marcori che racconta che, convocato da Cantoni alla presenza di un altro imprenditore, Aldo Rosanna, si sarebbe sentito dire: «Qui ci sono 200 milioni; se non fate la variante edilizia ve li scordate». «Tutto falso», ribatte Cantoni. Sostiene infatti che la concessione esisteva già e che i soldi gli sarebbero stati chiesti sotto la minaccia di un esproprio. E falsa, secondo il banchiere, anche l'altra accusa di Marcori: l'aver pagato altri 600 milioni ai responsabili amministrativi di Segrate. Secondo quanto dice l'esponente psi, i soldi sarebbero venuti fuori tramite la compravendita di un terreno, venduto da Cantoni alla società Valdadige. Ufficialmente per un miliardo e 200 milioni; in realtà a Cantoni ne sarebbero arrivati metà, il resto serviva per tangenti. Gli avvocati di Cantoni, al termine del confronto, hanno respinto le accuse sostenendo che di concussione si tratta. Anche perché, secondo loro, al Comune di Segrate sarebbe esistito una sorta di «tariffario» delle tangenti. Il presidente della Bnl, dal canto suo, non ha voluto fare dichiarazioni: «Non ho nulla da dire», ha affermato salendo velocemente in ascensore. Nessun commento? «Cosa volete, così va il mondo». Si è mostrato però indispettito quando qualcuno gli ha chiesto: «Non l'ha sorpresa il fatto che ad accusarla siano proprio i socialisti, suoi amici politici?». «Come sarebbe a dire amici politici?», ha esclamato, [s. m.] Giampiero Cantoni