«False le accuse a Paolo Berlusconi»

Mosca smentisce Clerici: oggi il confronto decisivo. e Barucci va a rapporto da Scalfaro Mosca smentisce Clerici: oggi il confronto decisivo. e Barucci va a rapporto da Scalfaro «False le accuse a Paolo Berlusconi» L «intermediario» conferma: ma Silvio non c'entra niente Nuovo interrogatorio anche per il presidente Mazzotta MILANO. Continua la corsa dei magistrati di Mani pulite per ricostruire il «sistema» delle tangenti sugli immobili dei Fondi pensione Cariplo. La vicenda, per cui è stato fatto il nome anche di Paolo Berlusconi, è stata al centro di tre interrogatori. Versioni contrastanti. E oggi alle 10 ci sarà il faccia a faccia determinante tra Giuseppe Clerici, l'intermediario che per primo ha parlato del «sistema», e Luigi Mosca, segretario del Fondo pensioni della banca. Sì, è all'orizzonte un nuovo terremoto nei cieli di Tangentopoli. Un cataclisma che si percepisce nell'aria, i magistrati vanno e vengono, si riuniscono, confrontano le carte, ma che nessuno vuole confermare. Sono verbali che scottano quelli riempiti da Giuseppe Clerici martedì, dopo l'arresto. Lui, 30 anni alla Cariplo, vuota il sacco. A partire da quelle tre operazioni immobiliari con Paolo Berlusconi. A partire dalla prima, dell'83. Dice Clerici: «Feci presente a Paolo Berlusconi che il Fondo pensioni stava per pubblicare il bando di acquisto e io sapevo che lui stava costruendo il complesso residenziale di Milano 3. Gli proposi di venderne una parte alla Cariplo, dicendogli che mi sarei dato da fare con il consiglio perché l'affare andasse a buon fine». Continua, la nuova «gola profonda» dei magistrati: «Presi per me l'uno per cento e come mi aveva detto Mosca, il segretario del Fondo pensioni, dissi a Berlusconi che avrebbe dovuto pagare i membri del consiglio, ma non tutti, con il 4 per cento del valore dell'immobile. Ritengo che Paolo Berlusconi diede il danaro. Lo dico perché in caso contrario l'affare non si sarebbe concluso. Dedussi, anche per le successive operazioni, che il danaro era stato dato». «Faggio 1», «Faggio 2», «I Tigli», le tre operazioni immobilia¬ ri con Paolo Berlusconi sono messe a nudo fin nei particolari. Accusa Clerici: «Il danaro mi è sempre stato consegnato personalmente da Paolo Berlusconi nel suo ufficio di Foro Bonaparte». E Silvio Berlusconi, ha avuto anche lui una parte? Si è parlato pure di questo nel lungo faccia faccia tra Clerici e i magistrati. Ecco la risposta: «Con Silvio Berlusconi, che ho conosciuto e ho incontrato, non ho mai parlato di problemi legati alle vendite». E' altissima la temperatura III attorno al fraJIl tello del Cava■■■■ liere. «Non ba¬ stano le smentì tite attraverso la stampa... Questi imprenditori, in due anni, sembra che non abbiano ancora capito nulla», dice un magistrato del pool Mani pulite. E non aggiunge altro. Bocca cucita. Non parlano nemmeno gli avvocati di Roberto Mazzotta, il presidente della Cariplo in carcere ad Opera, sentito ancora ieri per oltre tre ore dal giudice Ghitti. «Non possiamo dire niente, non possiamo dire niente», affermano gli avvocati Francesco Mucciarelli e Alberto Alessandri prima di infilarsi nel taxi che li porta via da giornalisti, fotografi, telecamere. Oggi nuovo interrogatorio. Black-out di notizie in questa giornata cruciale. Fondamentale per i magistrati che stanno veri¬ ficando il «sistema» raccontato da Giuseppe Clerici: per ogni compravendita immobiliare c'era una tangente del 5 per cento, a volte centinaia di milioni: l'uno per cento veniva intascato dagli intermediari come Clerici, un altro uno per cento finiva nelle tasche degli amministratori del Fondo pensioni. Il resto veniva diviso tra de e psi. E le operazioni di compravendita nel mirino dei magistrati sono alcune centinaia. Due ore di interrogatorio anche per Carlo Polli, il vice di Mazzotta. «Di Paolo Berlusconi non si è parlato», taglia corto l'avvocato Agliarulo. Ma è solo alle 18, nell'ufficio del giudice Ghitti, che si inizia l'interrogatorio più importante. C'è Luigi Mosca, il segretario del Fondo pensioni. La persona determinante per spiegare tutta la vicenda, e il ruolo avuto dagli imprenditori, Paolo Berlusconi in testa. Vanno e vengono da quell'ufficio altri magistrati. Prima Antonio Di Pietro, poi Raffaele Tito e, alla fine, pure Piercamillo Davigo. Spiega l'avvocato Saponara: «Nel corso dell'interrogatorio, durato due ore, Mosca ha spiegato di aver ricevuto il danaro che pensava provenisse dall'intermediazione di Clerici». Tutto regolare, allora? No, non gli credono i magistrati. E per questa mattina hanno disposto il confronto con Clerici. Fabio Potetti M Paolo Berlusconi, fratello di Silvio, coinvolto nel ciclone Tangentopoli per la vicenda-Cariplo

Luoghi citati: Milano, Mosca