Chivasso inchiesta sull'acquedotto

Chivasso, inchiesta sull'acquedotto II magistrato si è mosso dopo un esposto presentato dall'Aam di Torino Chivasso, inchiesta sull'acquedotto Tre indagati per la gestione affidata all'Italgas Tre avvisi di garanzia nell'inchiesta aperta dalla procura sulla gestione dell'acquedotto di Chivasso, un appalto vinto nel '91 dall'Italgas. Nei provvedimenti, emessi dal sostituto procuratore Vittorio Corsi, si ipotizza l'accusa di abuso in atti d'ufficio. Sconosciuti i destinatari: si sa che due sono funzionari del comune di Chivasso, mentre il terzo sarebbe un funzionario dell' Italgas. L'inchiesta vuole accertare eventuali abusi e favoritismi commessi dall'Italgas. L'indagine aveva preso avvio da un esposto presentato dall'Acque- I dotto municipale di Torino, che aveva preso parte alla gara, ma si era vista esclusa. La polizia giudiziaria aveva iniziato i primi accertamenti, focalizzando tre punti: secondo il capitolato di gara l'Italgas avrebbe dovuto investire a Chivasso 20 miliardi in tre anni. Ma pare che in due anni ne abbia spesi poco più di uno. Il magistrato vuole anche chiarire una consulenza affidata ad un ingegnere esterno all'amministrazione comunale, retribuito con oltre un miliardo di lire, che per tre anni avrebbe dovuto controllare l'operato dell'Italgas. Inoltre, il consulen¬ te risulta essere cognato di uno dei funzionari comunali indagati. Terzo punto: chiarire alcune assunzioni sospette all'Italgas, persone amiche o parenti di amministratori comunali. L'Italgas in serata ha precisato: «L'amministrazione di Chivasso ha nominato un professionista con l'incarico di effettuare controlli su opere e progetti da noi predisposti. Il compenso ò calcolato sulla base delle competenze previste dalle tariffe professionali. Ad oggi il Comune non ci ha presentato alcuna richiesta di rimborso spese».

Persone citate: Vittorio Corsi

Luoghi citati: Chivasso, Torino