Lite a sinistra per un pugno di posti

36 Progressisti ancora divisi, Manghi (cristiano sociali) : «Basta, ce ne andiamo» Lite a sinistra, per un pugno di posti Le richieste dipartiti e movimenti sono superiori ai collegi disponibili Per i quindici collegi di Torino e cintura considerati sicuri ci sono di ciotto candidati: sci del pds, cinque di Rifondazionc, due della Rete, uno del psi e due dei verdi, più i tre di Alleanza democratica proposti dalla delegazione pidiessina. Se si considera tutto il Piemonte i soggi (tra Camera e Senato) sono sessantacinque, ma anche qui gli aspiranti parlamentari progressisti superano il tetto: sono 74, nove in più del disponibile. Delusi da questo scenario, Federico Avanzini e Bruno Manghi, i rappresentanti dei cristiani sociali al tavolo progressista, hanno detto basta: «Dopo aver assistito per una settimana a noiose esercitazioni partitocratiche, di fronte ad un listone vecchio stampo, rinunciamo a procedere. Valuteremo l'opportunità di presentare liste e candidati realmente indipendenti oppure di lasciare perdere e appoggiare, dove sono stati tollerati, i pochi candidati autenticamente progressisti». Manghi: ((Abbiamo verificato che Cencelli, quello de! manuale utilizzato per dividere i posti tra le correnti de, era ancora vivo e lottava tra di noi. Non possiamo accettare questo stato di fatto, se ci sarà un po' di ossigeno torneremo al tavolo, diversamente abbiamo finito le maschere». Parole dure, ma Rifondazione, Rete, una parte dei verdi e i socialisti si sono riuniti ugualmente alla cooperativa Incontro in via Palazzo di Città 14. Hanno messo a punto le loro candidature e hanno avvertito gli assenti (Ad e pds) che oggi si riuniranno ancora con un aut-aut: se vogliono partecipino altrimenti... Risposta del pds: senza un passo indietro della nomenclatura di partito per lasciar spazio a candidature della società civile, non ci saremo. Dico Luciano Marengo della delegazione pidiessina: «Se Rete e Rifondazione rinunciassero ad un candidato come siamo pronti a fare noi, l'accordo sarebbe fatto». «A Grugliasco per la Camera c'è Violante (pds), per il Senato c'è Manzi (Riibndazione)». «Maria Grazia Sestero (Rifondazione) deve avere un collegio al Senato in città come Migone (pds)». Sono queste le trattative che Manghi non accetta. La risposta della Rete, a firma Angelo Tartaglia, arriva poco dopo via fax. Un comunicato di fuoco: «Il pds preme per dare tre posti ad Alleanza democratica, posti che Ad vuole per candidare, tra gli altri, il repubblicano Franco Ferrara e l'ex psi Gian Carlo Tapparo, entrambi consi- glieri regionali, entrambi ceto politico di lungo corso». Ancora: «Quanto ai "sacrifici" del pds, quel partito nel '92 ha avuto sci parlamentari tra città e provincia. Ora sarebbe disponibile a ricandidarne 5 in collegi sicuri. Ma non dice che con il recupero previsto nella lista proporzionale salirà nuovamente a sei. I verdi chiedono due posti». Di fronte a questi ragionamenti Sergio Chiamparino (segretario del pds) e Luciano Marengo allargano le braccia: «Noi non facciamo questione di posti. Vorremmo nomi davvero nuovi e rappresentativi delle diverse categorie sociali che formano la nostra comunità: per esempio Mimmo Luca, cattolico, vicepresidente nazionale delle Acli; Franco De Benedetti; lo stesso professor Salvadori». Alto profilo insomma e non «nomenclatura», si chiami Rizzo o Bertinotti, anche se un collegio al segretario nazionale di Rifondazione non lo nega nessuno. Dino Barrerà, coordinatore di Alleanza democratica, ieri è volato a Roma a cercare lumi per uria situazione che Ad non ha dubbi a definire «molto oscura». Mentre la sinistra litiga, la destra procede. Lunedì sera il Centro cristiano sociale, per il comizio di Pier Ferdinando Casini, ha attirato nel salone delle conferenze della Galleria d'Arte moderna più di 500 persone. Con la conferma, siglata dagli applausi, dell'alleanza con la Lega di Farassino e con la berlusconiana Forza Italia. Che ieri ha confermato: l'imprenditore Gian Domenico Stievani sarà candidato nel collegio di Venaria, mentre in città scenderà in campo il pittore-scultore Ezio Gribaudo. Giuseppe Sangiorgio L'ex sindacalista della Cisl «Siamo di nuovo al manuale Cencelli» Manghi e (sopra) Sergio Chiamparino A sinistra Angelo Tartaglia il capogruppo della Rete protagonista della rottura con il pds

Luoghi citati: Grugliasco, Piemonte, Roma, Torino, Venaria