Thern un nome per il centrocampo

Il giocatore del Napoli è nel mirino bianconero, Vialli e Moeller sono in partenza JUVENTUS mmm Il giocatore del Napoli è nel mirino bianconero, Vialli e Moeller sono in partenza Theriy un nome per il centrocampo Panchina, sono in discesa le azioni di fardelli TORINO. Strano (e giustificabile) strabismo quello della Juve attuale. E' costretta a leggere nel futuro (mercato) senza perdere di vista il presente (campionato e Uefa). Continua perciò il valzer dei nomi: in pista, più che mai, i soliti Lippi, Prandelli ed Eriksson. Tardelli continua ad interessare, ma forse più per un discorso a lungo termine, riguardante il settore giovanile. Sappiamo che questo piccolo ventaglio di ipotesi mostra evidenti contraddizioni, visto che lo svedese stipendiato dalla Sampdoria è uno «zonista» (anche se con l'elastico), mentre i due italiani hanno sposato, senza mai rinnegarlo, il modulo a uomo. Il fatto è che arrivano messaggi continui da Genova, dove molti giurano che Sven Goran abbia tante chances di sedersi sulla panchina bianconera, confortati dal fatto che il contratto tra la Samp e l'allenatore scade il 30 giugno e che l'interessato ha sempre risposto picche alle sollecitazioni di rinnovo fatte dal direttore sportivo blucerchiato Borea. Un indizio sembra comunque portar fuori dall'area dello svedese: Eriksson ha da poco acquistato una villa (che sta facendo ristrutturare) a Quinto, pagata 3 miliardi. Roberto Bettega, un manager competente e avveduto, valuterà con massimo scrupolo la situazione, onde evitare salti nel buio e garantire qualità nel cambio al vertice tecnico. Febbraio è di solito un mese fertile anche per il mercato dei giocatori. Il nuovo dirigente si guarda attorno, senza trascurare l'area europea. Un centrocampista nel mirino è l'attuale napoletano Thern (un pallino di Eriksson, e non soltanto perché è suo connazionale): ed ecco l'indizio (non prova) che spingerebbe verso il tecnico. Un semplice gioco di deduzioni. Le alternative, sempre per quel ruolo in un punto nevralgico del campo, sono diverse, a partire da Paulo Sousa (però è un po' lento) e Redondo (però troppo caro) Si tratta comunque di ottimi registi arretrati. Non dispiace il romanista Piacentini, tosto, ma non ragionatore. Sul treno dei partenti monterà sicuramente Vialli: due voglie coincidono, la sua di «ritrovarsi» anche nello spirito in un ambiente che conosce e che lo conosce, quella juventina di puntare sui giovani. La destinazione di Gianluca sarebbe la Sampdoria, senza però tirare in ballo lo scambio (con conguaglio, è evi- dente) con Jugovic, per il quale il gradimento bianconero si è un po' raffreddato. Un molto probabile partente è anche Moeller, lunatico e discontinuo ancorché di difficile impiego assieme a Baggio. Anche Julio Cesar chiuderà il suo rapporto di lavoro con il club di piazza Crimea. Dino Baggio sta bene ed esce oggi dalla clinica Koelliker. Ieri il centrocampista della Juven¬ tus è stato operato al ginocchio destro. L'intervento è stato effettuato dal dottor Nazzi, responsabile del reparto di chirurgia del Maria Adelaide, assistito dai medici bianconeri Bergamo e Bosio e dall'anestesista dottor Barbero. L'intervento è riuscito perfettamente ed è stato «selettivo», con asportazione del solo corno posteriore, quello leso. Dunque, buona parte del menisco è rimasta integra. E l'articolazione del ginocchio è solida. Tempo di intervento, 50 minuti; recupero in 30 giorni, ma forse meno. Lo staff medico bianconero vuole ripetere l'exploit di Reuter, sotto i ferri per meniscectomia e in campo dopo appena 20 giorni. Stamane a Orbassano la squadra riprenderà ad allenarsi agli ordini di Trapattoni. Assente, oltre a Dino Baggio che torna a casa, il brasiliano Julio Cesar che tra due giorni si presenterà allo staff sanitario juventino per una visita di controllo. Vialli, invece, continua la preparazione per essere pronto verso la terza decade di marzo. [a. e] Thern, lo svedese del Napoli

Luoghi citati: Bergamo, Bosio, Genova, Orbassano, Torino