Le mamme Adesso sono tutte farfalle
Così la tv ha condizionato le immagini dei bambini La nuova famiglia-zoo nei disegni infantili: conoscono di più il panda che le mucche Le mamme? Adesso sono tutte farfalle Così la tv ha condizionato le immagini dei bambini IL «BESTIARIO» DEI RAGAZZI CM1L' la coppia «Beauti" fui»: la mamma è una farfalla, il papà un delfino. Quella stile «Dallas»: la mamma è una farfalla, il papà uno squalo (varianti: pescecane, avvoltoio, ma anche Mazinga). Quella ecologica: la mamma è un panda, il papà un capidoglio. Se volete capire come i bambini vedono gli adulti, e se stessi, fate loro disegnare la famiglia-zoo e ne scoprirete delle belle. Lo sostiene la psicoterapeuta infantile Sabina Manes, che ha sottoposto al test seicento bambini di età compresa tra i 5 e i 12 anni e ne ha raccolto i risultati in un libro, «La mamma è una farfalla, papà un delfino» (Mondadori, pp 255, 30 mila lire). Il risultato più sorprendente, secondo l'autrice: solo un ragazzino ha disegnato la «mamma mucca», simbolo di protezione e allattamento. Sarà che al bambino moderno non capita proprio tutti i giorni d'incontrare una mucca, sarà che al bambino moderno corrisponde una mamma sempre meno placida e ruminante, ma piuttosto orientata alla pale- stra e al centrifugato di carota. Fatto sta che, oggi, son quasi tutte farfalle le mamme del mondo. Ossia: «belle, libere, molto indaffarate e poco presenti», deduce Manes. E il papà? E' un leone o un cane, non di rado con un guizzante delfino, troppo spesso con un animale predatore o rapace. Addio, dunque, tenere famigliole di orsetti, felici e prolifiche unioni di cervi e cerbiatto? Chissà. Per quei genitori che ancora si ostinano a leggere ai figli le avventure di «Peter Rabbia», è un piccolo shock scoprire che «se un bambino vede conigli tutti i membri della sua famiglia ci si trova di fronte a uno stato di ansia e malessere». Ma i conigli, nei disegni dei bambini, son sempre più rari. Per la generazione che cresce davanti alla tv, è ormai più facile riconoscere un panda che una gallina. Ma sarà un test probante, quello della famiglia-zoo, sottoposto a bambini che di animali veri ne vedono sempre meno, e tuttalpiù giocano con orsi di pezza, paperine rosa, dinosauri, Bestie che diventano principi, draghi e tripla testa? E l'uomo ragno rilanciato da una canzone, o l'uomo pipistrello nuovamente in auge grazie a un cartoon, sono umani o animali? La psicologa infantile Tilde Giani Gallino ricorda che questo tipo di test è nato alcuni decenni fa, quando c'erano meno pelou- che, meno televisione e più zoo aperti. «Una volta», racconta, «mi è capitato di trovarmi di fronte a un bambino che aveva disegnato una mamma dinosauro. Allora, quel disegno aveva un significato allarmante che oggi, in un momento di revival dei dinosauri, non avrebbe più». E la scomparsa della mam¬ ma-mucca? Ci sarà da preoccuparsi? No, dice Giani Gallino: «Non ho letto il libro della Manes, ma penso che mi preoccuperei se oggi un piccolo vedesse la madre solo come mucca. Si tratta di un simbolo antichissimo, di sicura efficacia, ma dalla civiltà egizia ai giorni nostri la mucca ha assunto tanti altri significati». Dalla ricerca della Manes emergerebbe poi che la televisione ha mutato profondamente il modo di vedere gli animali, rovesciando i luoghi comuni secondo cui l'oca è sempre sciocca e il lupo o l'orso sempre cattivi. Se si pensa che l'ultimo nato tra i «giornalini» per bambini dedica una filastrocca a Umberto Bossi (cattivo: vuol dividere l'Italia in tre), non c'è poi tanto da stupirsi. La quantità di immagini, della cronaca, della politica, della pubblicità, che si riversa ogni sera nelle nostre case non ha inventato solo le nuove mamme-volanti, ma anche nuovi, e più temibili, lupi cattivi. Stefania Mirarti Una scena dal film Bambi: i cervi scompaiono dall'immaginario dei piccoli
Persone citate: Giani Gallino, Manes, Peter Rabbia, Sabina Manes, Tilde Giani Gallino, Umberto Bossi
Luoghi citati: Italia
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