Rapinatore in banca per pagare tutti i debiti

Rapinatore in banca per pagare tutti i debiti Disoccupato di Carrara, lo arrestano dalla mamma Rapinatore in banca per pagare tutti i debiti VIAREGGIO. Voleva risolvere tutti i suoi problemi finanziari nel modo spiccio che utilizzano i «balordi» di professione: una rapina in banca. Pochi minuti di tensione, qualche attimo di paura all'uscita, e poi tutto si sarebbe sistemato: i cinquanta milioni di debiti rimborsati, la tranquillità familiare ritrovata, un futuro meno incerto, anche per il bimbo che sta per nascer- Ma Carlo Santini non ha la stoffa del rapinatore e la sua storia è finita come doveva finire: male, nelle braccia di un maresciallo dei carabinieri, e perdipiù in casa della madre. Mani nelle tasche, bavero alzato per il freddo delle sette del mattino, l'ex cavatore Santini anche ieri gira intorno a una piazzola di partenza di Seravezza, e fissa le cime, lassù. Per lui, a 29 anni, disoccupato e pieno di debiti con banche, finanziarie, parenti, amici, la situazione è ormai drammatica. «Una rapina, faccio una rapina in banca e sistemo tutto». Alle 9 Carlo Santini, incensurato e disarmato, entra nella filiale del Monte dei Paschi di Siena di Seravezza. «Datemi i soldi o vi ammazzo». Minacciosa, la mano sotto il cappotto simula una pistola. I tre impiegati gli consegnano 60 milioni. Santini si allontana su un Ape, preso in prestito dalla mamma. Lo tradirà la targa, ma ancora non lo sa. Corre verso Massa e Carrara, facendo il giro dei creditori. Poi riporta l'Ape a Torano, alla madre, dove i carabinieri lo trovano all'ora di pranzo. L'anziana donna, che poco prima incredula aveva riposto nel cassetto dieci milioni «frutto di un prestito», restituisce il dono del figlio ai militari. Ora Santini è in carcere e i carabinieri stanno recuperando il denaro, [d. b.l

Persone citate: Carlo Santini, Santini

Luoghi citati: Carrara, Seravezza, Viareggio