Nasce in famiglia lo spot ai tempi della crisi di Antonella Amapane
Nazareno Gabrielli recluta amici e parenti Nazareno Gabrielli recluta amici e parenti Nasce in famiglia lo spot ai tempi della crisi Le immagini scattate in un casolare che confina con l'azienda marchigiana Pubblicità a costo zero. O quasi. La crisi si sconfigge aguzzando l'ingegno. Così la Nazareno Gabrielli di Tolentino fa di necessità virtù. E la sua campagna per la primavera estate '94, realizzata da Ferdinando Scianna e prodotta dall'agenzia Thema di Perugia, diventa un caso. Merito del ventisettenne Angelo Sensini, da quattro anni pierre del marchio. E' stata infatti di Angelo l'idea di far scattare le 20 fotografie del catalogo (abiti e accessori) nel suo casolare marchigiano a San Martino, a pochi passi dall'azienda. E, siccome non voleva un cast di modelli professionisti, ha coinvolto amici, parenti, cane di famiglia compreso. Costo dell'operazione, 70 milioni tutto compreso. Cioè meno di un terzo rispetto ai budget che di solito le aziende di moda stanziano per i servizi fotografici. I quattrini risparmiati dalla Gabrielli verranno reinvestiti in ricerca e in un'altra campagna pubblicitaria per la prossima stagione. «Perché Miami, Manhattan o le Galapagos? Il prodotto nasce nelle Marche, le sue radici sono qui. E allora mostriamole», racconta Sensini e aggiunge: «Più che un lavoro è stata una gita scolastica. Stessa atmosfera». Gli «shooting» sono incominciati il 10 di dicembre e si sono conclusi il 13. Sensini, per la singolare campagna ha convinto a posare suo fratello Michele, la sua migliore amica Alessandra e una giovane coppia di Tolentino. Insomma «un fai da te» totale. Ma perché Scianna? «Lui non è un fotografo di moda, ma un fotoreporter che ritrae la realtà, l'ideale quindi per restituire, attraverso l'immagine, l'idea del recupero dei valori famigliari. Volevamo che il modello dell'industria marchigiana, nostro punto di forza, fosse ben chiaro», conclude Sensini. «Ho sempre pensato che non possa esistere alcun cosmopolitismo senza radici autentiche. E che non si possa capire il mondo se non si sa da dove si viene. Per questo l'esperienza con la Gabrielli è stata felicisssima», ha detto Scianna. Antonella Amapane
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