«Paolo Berlusconi mi diede un miliardo»

Oggi il gip Italo Ghitti interroga Mazzotta in carcere. Confronto tra il presidente della Bnl Cantoni e Marcori (psi) L'accusa: i soldi furono divisi tra de, psi e la banca per vendere tre immobili fra l'83 e T86 «Paolo Berlusconi mi diede un miliardo» Un funzionario Cariplo contro il fratello di Silvio MILANO. Adesso, nella storia delle tangenti Cariplo, entra anche Paolo Berlusconi. Secondo quanto avrebbe raccontato Giuseppe Clerici, un ex funzionario della banca che si occupa di intermediazione immobiliare, il fratello di Silvio avrebbe pagato oltre un miliardo di tangenti per ottenere l'acquisto di tre palazzi da parte del fondo pensioni Cariplo. Secca la replica della difesa: «Era una normalissima mediazione». Giuseppe Clerici, a quanto si è appreso, è stato assai loquace. Arrestato ieri mattina per concorso in corruzione, è stato interrogato fino alle sei del pomeriggio. Erano presenti tre sostituti (Di Pietro, Tito e Colombo) e anche il giudice Ghitti: si è voluto, date le sue condizioni di salute (ha 69 anni ed è affetto dal morbo di Parkinson), evitargli un doppio interrogatorio, in procura e dal gip, e permettergli di tornare presto a casa. Cosa che è avvenuta già ieri sera, quando gli sono stati concessi gli arresti domiciliari. Il nome di Clerici era emerso qualche giorno fa, e proprio in relazione a Paolo Berlusconi. I magistrati avevano chiesto a Luigi Mosca, ex segretario del Fondo pensioni, notizie proprio sull'acquisto di quei palazzi, tutti in zona Milano 3 e tutti venduti dalla Cantieri riuniti milanesi, società che fa parte della Edilnord. Mosca aveva detto di non sapere nulla di eventuali tangenti, aggiungendo semmai un particolare favorevole a Berlusconi: e che cioè, non ottenendo dalla Cariplo un buon prezzo, aveva interrotto la trattativa per la vendita di un quarto palazzo. «Comunque - aveva aggiunto Mosca - chiedete a Clerici, che è più informato sulla trattativa». E Clerici, a quanto pare, si è dimostrato davvero informato, anche dei retroscena. Che, stando a indiscrezioni, sarebbero questi: i tre palazzi (chiamati Faggio uno, Faggio due, I Tigli) sono stati venduti tra il 1983 e il )986; in tutto la Cantieri riuniti ha intascato 22 miliardi e cento milioni; la tangente era del cinque per cento, cioè un miliardo e 105 milioni. Avrebbe poi aggiunto altri particolari: la tangente era equamente divisa tra de e psi, con l'uno e mezzo per cento a testa, e il restante due per cento ai vertici Cariplo; la consegna della «bustarella» sarebbe avvenuta negli uffici commerciali della Edilnord, in Foro Bonaparte, a Milano. E in quanto a se stesso, Clerici spiega che il suo ruolo era quello dell'intermediazione. In Cariplo fino a vent'anni fa, aveva mantenuto ottimi rapporti in particolare con Mosca; da quando è in pensione collabora con il figlio, che ha un'agenzia immobiliare. Un'ottima posizione, quindi, per sapere quali immobili erano disponibili sul mercato e consigliare così gli acquisti del Fondo pensioni. Tanto è vero che, nel suo interrogatorio, non sarebbe stato tirato in ballo il solo Paolo Berlusconi, ma anche altri imprenditori. Di quanto ha dichiarato ieri Clerici, sarà chiesta conferma a Roberto Mazzotta, il presidente della Cariplo (sospeso dall'incarico) che sarà interrogato proprio stamattina, in carcere, dal gip. E, sempre in carcere, gli è stato notificato un nuovo mandato di custodia cautelare: si riferirebbe all'acquisto di due palazzi, nell'89, venduti dall'immobiliarista Giuseppe D'Adamo. Lo stesso mandato è stato notificato anche al vicepresidente (pure lui sospeso e tuttora in carcere) Carlo Polli e a Mosca (agli arresti domiciliari). Un interrogatorio che per Mazzotta si preannuncia tutt'altro che facile, dopo le dichiarazioni di Clerici e dopo che lo stesso Severino Citaristi, ex segretario amministrativo della de, ha ammesso di aver intascato 600 milioni dal giro delle tangenti Cariplo. E sono ancora molte le vicende da chiarire: non per nulla i magistrati sono apparsi assai seccati dalle indiscrezioni trapelate. Infine ancora case e banche: oggi ci sarà il confronto fra Giampiero Cantoni, il presidente (autosospeso) della Bnl e Anchise Marcori, ex capogruppo psi a Segrate. Cantoni, in quanto proprietario di terreni, ha pagato una tangente: dice di essere stato costretto, Marcori afferma il contrario. Susanna Marzolla Arrestato Clerici l'intermediario «Ho ricevuto la bustarella negli uffici della Edilnord in Foro Buonaparte» Oggi il gip Italo Ghitti interroga Mazzotta in carcere. Confronto tra il presidente della Bnl Cantoni e Marcori (psi) «Abbiamo pagato solo una mediazione E il prezzo delle case era molto vantaggioso i» Il sostituto procuratore Antonio Di Pietro ha interrogato con un collega l'accusatore di Berlusconi jr » p ti ga a e. ra e nl ni i) «AbsoE iera Il sostituto procuratore Antonio Di Pietro ha interrogato con un collega l'accusatore di Berlusconi jr

Luoghi citati: Milano, Mosca, Segrate