« E una bufala totale »

L'accusa: i soldi furono divisi tra de, psi e la banca per vendere tre immobili fra l'83 e T86 « E' una bufala totale » Per Sua Emittenza «strane coincidenze» REPLICA DAARCORE MILANO ICE subito: «Non ho ancora parlato con mio fratello di questa storia, ma una sensazione ce l'ho, ed è molto precisa: questa faccenda della tangente è una cosa campata in aria. E sa perche? Perché le cifre venute fuori sono cifre assolutamente impossibili». Anche alla fine della giornata, il Cavaliere non posa l'armatura. Sono le 20,15. E poco fa, Silvio Berlusconi, ha letto il flash di agenzia: «Paolo Berlusconi, attraverso la Cantieri Riuniti milanesi Spa avrebbe pagato una tangente di oltre un miliardo al vicepresidente del fondo pensione Cariplo, Luigi Mosca, in cambio della vendita allo stesso fondo pensioni di tre grossi immobili situati a Milano tre, quartiere San Basilio, per un esborso complessivo di 23 miliardi». Tempesta in vista. Vicenda giudiziaria. Accuse. Miliardi in campo. Silvio Berlusconi ha appena letto e risponde alla sua maniera: attaccando. Sì, saranno giorni di battaglia. Battaglia dura. L'impegno politico con Forza Italia occupa ormai tutto il tempo del Cavaliere, e la notizia che il fratello inciampa in una vicenda giudiziaria, lo rende guardingo, ma pronto alla risposta. «In questa faccenda non posso non pensare a qualcosa di strano. A una coincidenza, a qualcosa di non casuale - dice Berlusconi -. Che si collega del resto al fatto che solo pochi giorni fa il mio nome e quello della Fininvest sono stati tirati in ballo sui giornali a proposito dell'inchiesta sulla shopville Le Gru». Il Cavaliere aspetta. Della faccenda sa tutto il fratello Paolo. E sarà lui a dare spiegazioni, a rispondere. Eccolo che arriva, finalmente. Carte in mano, cifre da leggere, miliardi da chiarire. «Guarda - dice a Silvio - questa è una bufala totale». Perché, dottor Paolo Berlusconi? «Perché non c'è niente di irregolare: abbiamo venduto il primo palazzo con una normale intermediazione del due per cento come si fa sempre in questi affari. Il signor Clerici aveva lavorato per la Cariplo ma non era più un dipendente. Non ho dato soldi a nessun consigliere di amministrazione e a nessun partito. Ho pagato solo a Clerici, ma in modo del tutto regolare». E gli altri due immobili? «Per gli altri due non c'è stata nessuna intermediazione». Perché allora Clerici vi accusa? «Questo bisognerebbe chiederlo a lui. Il primo immobile fu venduto nel 1983 grazie all'intervento di questo Clerici che allora, ricordo e lo sottolineo, era titolare di una attività di intermdiazione immobiliare». Il prezzo? «Sette miliardi e 300 milioni: un valore estremamente contenuto, che era vantaggioso per il fondo e largamente inferiore al valore di mercato». Un affare? «Giudichi lei. Il prezzo di vendita fu di un milione 250 mila lire al metro quadrato contro il milione 500-650 mila che era il valore degli appartamenti di Milano-3 come risulta dai relativi atti notarili dello stesso periodo». E gli altri due palazzi? «Uno fu venduto nel 1984 allo stesso prezzo praticato nel 1983. E ho qui le cifre: un milione 250 mila al metro quadrato contro il milione 650-850 mi- la del mercato». Con l'intermediazione? «Non vi fu nessuna intermediazione». E il terzo edificio? «Fu venduto nell'86 con un aumento del solo tre per cento (un milione 285 mila al metro qua- drato contro gli oltre 2 milioni al metro quadrato del mercato) nonostante la forte inflazione che c'era stata in quei periodo». E le tangenti? «Ma quali tangenti! Non vi furono tangenti». Però si parla di una tan¬ gente del cinque per cento, cioè un miliardo e 105 milioni circa. E' così? «No, non è così. Nessuna somma è stata pagata nel modo più assoluto a funzionari del fondo pensioni o a esponenti politici» Ma Clerici avrebbe aggiun- Ih to alcuni particolari: che la tangente sarebbe stata equamente divisa fra de e psi, con l'uno e mezzo per cento a testa, e il restante del due per cento ai vertici Cariplo... «No, è assurdo. Non abbiamo dato una lira. Glielo ripeto: abbiamo pagato l'intermediazione d'uso per il primo fabbricato. E basta». Ma perché allora queste accuse? «Guardi, l'unica cosa che posso dire è questo signor Clerici è una persona anziana, in precarie condizioni di salute». Le cifre sono pronte. Miliardi, metri quadrati, riferimenti al passato. Paolo Berlusconi va dalla segretaria a dettare la nota di replica che sarà trasmessa fra poco alle agenzie. Tono asettico: «In relazione alle notizie divulgate da alcune fonti di informazione aventi per oggetto la vendita di tre immobili della società Cantieri Riuniti Milanesi al fondo pensioni Cariplo, il dottor Paolo Berlusconi precisa quanto segue...». Ora anche Silvio sembra più tranquillo. La battaglia politica è appena agli inizi. E il Cavaliere dice che i sondaggi continuano a renderlo ottimista. «Sa a quanto ci dà il sondaggio di oggi?» Dica: «Al 35,6 per cento. Capisce? Un italiano su tre mi sta dando ragione». E il Cavaliere accarezza l'armatura. Mauro Anselmo Silvio Berlusconi. A lato, Milano 2, fiore all'occhiello dell'impresa di famiglia

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