Finisce in Procura il «coso Bnl»

Interno Sul presidente autosospeso l'ombra di interessi per la Mandelli. Oggi confronto su Segrate Finisce in Procura il «coso Bnl» La Banca d'Italia accusa, Cantoni si difende MILANO. Bnl di nuovo nell'occhio dol ciclone. Le dimissioni annunciate dal presidente Giampiero Cantoni con l'«autosospcnsione» sono state seguite dalla decisione di Rankitalia di segnalare all'autorità giudiziaria un'operazione riscontrata in sede di ispezione. E il procuratore di Roma Vittorio Mele ha subito annunciato che oggi stesso affiderà il caso a un suo sostituto, lori, intanto, si e riunito per esaminare la situazione il consiglio di vigilanza della Ranca d'Italia. Anche in base alla risposta ricevuta dal consiglio d'amministrazione della Bnl, la vigilanza ha deciso l'inoltro della pratica alla Procura. Apprensione al Tesoro; ripercussioni anche in Borsa, dove i titoli Bnl hanno perso l'I,23%. Nel pomeriggio, un altro colpo: la Standard and Poor's, agenzia di rating statunitense, ha abbassato di un livello il «voto» dell'istituto. La società di «rating» ha precisato che il declassamento va collegato alla mancata ricapitalizzazione della banca da parte del Tesoro. Nessun riferimento al «caso-Cantoni», dunque. Ma, certo, per l'istituto è un altro smacco. Il nuovo reggente Rodolfo Rinaldi, e i due amministratori delegati di Bnl, Davide Croff e Umberto d'Addosio - che ieri con un messaggio al personale hanno sottolineato la buona salute dell'istituto e la sua estraneità alla vicenda appena scoppiata - avranno comunque il loro bel daffare per mantenere in rotta il timone della banca nelle prossime settimane. Anche se le dimissioni di Cantoni sono legate a fatti che lo riguardano personalmente, non sarà possibile evitare ripercussioni negative. Tanto per fare un esempio. Ieri il pds ha annunciato che, oggi, voterà contro la bozza di relazione finale del presidente della commissione Bnl-Atlanta del Senato, Giampaolo Mora. Nella relazione, infatti, Mora sposa la tesi che i prestiti miliardari concessi dalla filiale Bnl di Atlanta da Drogoul all'Iraq siano «uno scandalo politico americano». La Bnl, insomma, sarebbe stata vittima a sua volta di operazioni gestite dai servizi segreti americani e inglesi. Ma certamente su questa conclusione «assolutoria» sarà polemica. E' quindi possibile che il nuovo ciclone che si sta abbattendo su Cantoni finisca per rimettere in discussione tutte le responsabilità dei vertici Bnl che avevano retto l'istituto fino al caso Atlanta. Nel frattempo la nebbia che circondava le ragioni della brusca «autosospensione» di Cantoni ha cominciato a diradarsi. Sul capo del presidente della Bnl, due distinte grane giudiziarie. La prima nasce dalle sue iniziative edilizie a Segrate, per le quali ò accusato di corruzione, ma si difende lamentando una vera e propria «estorsione». Oggi a Milano Cantoni affronterà un confronto con i suoi accusatori. La seconda si è rivelata la più grave: conflitto d'interesse nell'erogazione del credito. Il sopralluogo di Bankitalia ha portato a galla l'ipotesi di un possibile inte¬ resse privato di Cantoni nell'erogazione del credito alla società di macchine utensili Mandelli di Piacenza. Cantoni - che in proprio è imprenditore nello stesso settore aveva una partecipazione del 29% nella Siti, società controllata al 50% dalla Mandelli, di cui il figlio Gianluca era vicepresidente. Di qui l'accusa: con i prestiti ottenuti dalla Bnl, la Mandelli avrebbe rilevato le quote della famiglia Cantoni nelle sue società controllate. A quest'accusa, con un comunicato, Cantoni ha risposto negando, tramite i suoi legali, che né lui né membri della sua famiglia «abbiano avuto direttamente o indirettamente ruolo o parte nella costituzione o partecipazione diretta o indiretta nel capitale di società estere. Né mai ho avuto - aggiunge partecipazioni nella Mandelli, a livello di quota capitale o di presenza negli organi della Società». Le transazioni in questione coinvolsero alcune società straniere. Proprio dalla filiale di Bnl nel Lussemburgo, sarebbero transitati, tra il 1991 e il 1992, i finanziamenti a favore della Mandelli, che hanno messo in allarme le autorità di controllo. Ma su quest'ultimo punto Cantoni precisa che la cessione della sua quota nella Siti «risale al 13 dicembre del '90» mentre un primo affidamento della Bnl alla Mandelli, di 10 miliardi, data il 17 gennaio '91, un mese più tardi. Basterà questo intervallo di tempo a dissipare le ombre sull'«interesse privato»? [v. s.) ~ Lo scomparso imprenditore Giancarlo Mandelli Il suo gruppo è al centro dello scandalo Bnl-Cantoni

Luoghi citati: Atlanta, Iraq, Italia, Lussemburgo, Milano, Piacenza, Roma, Segrate