Rutelli in Campidoglio un ambasciatore dei gay di Flavia Amabile

Roma, sarà nominato entro la fine del mese Roma, sarà nominato entro la fine del mese Rutelli: in Campidoglio un ambasciatore dei gay ROMA. Dal prossimo mese Roma potrebbe essere un po' più gay. Pur tra mille telefonate e interruzioni, ieri Francesco Rutelli ha ricevuto per la prima volta la comunità omosessuale della capitale. Venti minuti, non di più, ma sono stati sufficienti per strappargli una promessa: la nomina di un delegato per le questioni omosessuali, una sorta di ambasciatore tra la comunità e il Comune. «L'insediamento potrebbe avvenire entro la fine del mese», sorridono i cinque rappresentanti del circolo Mario Mieli all'uscita dal Campidoglio. Già, sorridono perché per loro la nomina non è che il primo passo del programma discusso ieri. E, dei cinque, il più sorridente è Vanni Piccolo. Occhiali scuri e giacca chiara, è il candidato della comunità gay a rappresentarli in Comune. Piccolo è uno dei più attivi e impegnati omosessuali della capitale e ha le idee chiare su che cosa fare per rendere Roma una città più vicina ai gay. Innanzitutto le richieste più urgenti: un collegamento diretto con la questura per la lotta contro i diversi fatti di violenza che nella capitale hanno avuto come vittime gli omosessuali, la firma di una convenzione con il Comune per l'assistenza domiciliare alle persone malate di Aids, l'attribuzione di sedi e risorse adeguate. Ma l'obiettivo finale è il registro delle convivenze civili per il riconoscimento ufficiale delle coppie gay. «E' quello che avviene già in altri Comuni d'Italia: a Empoli o a Cogoleto, ad esempio. Non c'è alcun motivo valido ad impedire di istituirne uno anche nella città più importante del Paese». Che cosa significherebbe l'ingresso di un registro simile tra i documenti del Campidoglio? «E' lo strumento che permette di tutelare legalmente le unioni gay. E' di fondamentale importanza che abbiano gli stessi diritti e la stessa dignità delle coppie eterosessuali», spiega Piccolo. Ma se gli si ricordano i matrimoni celebrati in piazza, a Milano, quasi inorridisce: «Non è ad iniziative così plateali che penso». No, i punti del suo programma fanno intravedere una lotta alle discriminazioni quotidiane, quelle legate alla vita di ogni giorno: contratti d'affitto, conti bancari, problemi di eredità. Certo, non sarà facile, ma per il momento non è possibile saperne di più. «Ho diverse idee, ma per scaramanzia attendo la nomina prima di esprimerle». Per l'affidamento dell'incarico non è necessaria una delibera del consiglio comunale. A questo punto si attende, dunque, solo la decisione di Rutelli. Se la sua scelta cadrà effettivamente su Piccolo potrebbe profilarsi uno scontro tra rappresentanti dei gay. A dire di sì alla nuova delega era già stato Franco Carraro, poco più di un anno fa. E il prescelto era stato Luigi Cerina, consigliere comunale della Lista Pannella. Poco dopo la giunta Carraro cadde e Cerina con lei: troppo presto per fare alcunché per gli omosessuali. Il posto spetterebbe a lui, dunque. In realtà, durante la campagna elettorale sarebbe stato concluso un accordo: dividere la precedente delega. Cerina, sieropositivo dichiarato, si occuperebbe dell'Aids nella capitale, Piccolo di tutto ciò che riguarda gli omosessuali. Flavia Amabile Tra le prime richieste il riconoscimento ufficiale delle coppie omosessuali La soluzione dei giochi è rinviata a domani per mancanza di spazio Gay sfilano per le vie di Roma: Rutelli adesso ha accolto le loro richieste

Luoghi citati: Cogoleto, Empoli, Italia, Milano, Roma