«La madre di tuffi gli errori»

«La madre di tuffi gli errori» «La madre di tuffi gli errori» //generale Loi lancia nuove accuse PISA. Il generale di brigata Bruno Loi, comandante, sino al 6 settembre dello scorso anno, del contingente italiano in Somalia, ha tenuto una lezione all'Università di Pisa sparando a zero sull'Onu e sui troppi errori commessi nel suo intervento in Africa. Errori di strategia militare, di tattica politica e di approccio psicologico. Loi ha parlato di «gigante dai piedi d'argilla» con riferimento agli Stati Uniti e di una «macchina elefantiaca» che è rimasta travolta dalle operazioni. Errori politici: 1) Non si è creduto nelle possibilità di mediazione che l'Italia, proprio per motivi storici, avrebbe potuto svolgere in quella regione. 2) Avendo adottato l'opzione militare, non si è saputo sfruttare, al fino di un disarmo delle par¬ ti, lo stato di sorpresa e di disorientamento nel quale si erano trovati tutti i capi fazioni all'inizio delle operazioni. 3) C'è stata grande ambiguità nei confronti di Aidid, dapprima guardato con favore e poi dichiarato nemico pubblico numero uno, trasformandolo in una sorta di eroe nazionale. Secondo Loi, tuttavia, madre di tutti gli errori è stata la rap¬ presaglia alla strage dei Caschi blu pakistani del 5 giugno '93. «Con quest'azione - ha dichiarato il generale comandante della Folgore - l'Onu è entrata di fatto in pieno conflitto». Ed eccoci agli errori tecnici: 1 ) La distribuzione gratuita dei viveri che, dopo l'iniziale fase di emergenza, ha detcrminato un crollo dei prezzi acuendo i contrasti fra le diverse tribù. 2) Aver privilegiato la discussione di grandi e irrealizzabili progetti \ la rinascita della Somalia, senza pensare a ripristinare, seppure in modo provvisorio ma efficiente, le linee elettriche, la rete idrica e il sistema dei trasporti. Renzo Castelli

Persone citate: Aidid, Bruno Loi, Loi, Renzo Castelli

Luoghi citati: Africa, Italia, Pisa, Somalia, Stati Uniti