«Funziona se la malattia è ancora latente»

CHIRURGIA CHIRURGIA Tolti senza bisturi i tumori del retto L'OLIO DI LORENZO «Funziona se la malattia è ancora latente» Interviene il padre della terapia segnalando i risultati più recenti SI chiama Tem (transanal endoscopie microsurgery) il trattamento più moderno per la cura dei tumori del retto. Il termine, coniato dal chirurgo tedesco Buess, si riferisce a una chirurgia «mini-invasiva» che, attuata per via endoscopia, consente di curare lesioni tumorali poste fino a 20 centimetri dall'ano evitando l'apertura dell'addome del paziente. Il chirurgo opera grazie a un particolare rettoscopio di lunghezza tra 10 e 20 centimetri e ad un'ottica stereoscopica, che dà una visione tridimensionale del campo operatorio e può essere collegata a un sistema video. Insufflata anidride carbonica, che ha lo scopo di distendere le pareti rettali, l'intervento si compie con strumenti chirurgici che vengono fatti passare all'interno del rettoscopio. Si possono così operare tumori rettali benigni non aspor¬ condurre studi attendibili sulla malattia. E' di questi giorni una sua pubblicazione che indica come vi siano segni incoraggianti che l'olio di Lorenzo abbia la proprietà di prevenire l'insorgere della malattia nei bambini presintomatici, i bambini cioè che sono nati con il difetto biochimico dell'Ald ma in cui la malattia non si è ancora manifestata. Le osservazioni del dottor Moser sono basate su uno studio condotto lungo l'arco di quattro anni su 86 bambini Aid presintomatici trattati con l'olio di Lorenzo, di cui 50 avevano seguito la terapia per più di 12 mesi. Di questo ultimo gruppo di 50 bambini, solo 2 si sono ammalati. Inoltre 33 bambini dello stesso gruppo hanno ormai superato i 10 anni, l'età critica passata la quale il rischio di sviluppare la forma infantile e più severa della malattia scompare quasi del tutto. Vi sono oggi in Italia più di 20 bambini presintomatici che ven¬ SU Tuttoscienze è uscito un articolo di Ezio Giacobini intitolato «L'olio di Lorenzo. Inefficace dicono i test». Questo pessimismo sulle proprietà terapeutiche dell'olio di Lorenzo nasce da uno studio di appena due anni condotto dal dottor Patrick Aubourg su 12 individui affetti da adrenomieloneuropatia (Amn), la forma adulta e meno severa dell'adrenoleucodistrofia (Aid). Secondo tale studio, l'olio di Lorenzo non sarebbe di giovamento in questa forma della malattia. Estendendo i risultati di Aubourg, che si riferiva solo ai pazienti Amn, Giacobini arriva a concludere che l'olio di Lorenzo è inefficace nella lotta contro la Aid «tout-court». Ma di avviso diverso è il dottor Hugo Moser, direttore della ricerca presso l'istituto specializzato della John Hopkins ricordato nell'articolo di Giacobini e massima autorità mondiale in materia di Aid, l'unico che segue un numero di pazienti tale da tabili con la comune endoscopia (adenomi sessili o non peduncolati). Per le neoformazioni maligne (adenocarcinomi) la Tem ha scopo curativo solo per i tumori limitati alla mucosa e alla sottomucosa del retto; in quelli che hanno invaso in profondità la parete rettale, la nuova tecnica ha limitate probabilità di essere curativa e può essere presa in considerazione solo per i pazienti ad alto rischio chirurgico per i quali non è proponibile l'esecuzione dell'intervento tradizionale. I buoni risultati ottenuti, le limitate complicanze, la degenza ridotta (il ricovero ospedaliero varia tra 2 e 5 giorni), la minore invasività per il paziente che, secondo alcuni, si tradurrebbe anche in una minore depressione immunitaria, sono caratteristiche che garantiranno alla Tem un sicuro successo. Tommaso G. Lubrano gono trattati con l'olio di Lorenzo. E' possibile che, dopo aver letto le affermazioni di Giacobini, i genitori siano indotti a por fine al trattamento, con il rischio che la malattia scoppi - un evento più tragico in quanto questi stessi bambini avrebbero potuto, con la protezione dell'olio, godere di una vita piena. Infine, tre note in margine all'articolo di Giacobini. 1) Nel 1984, l'anno in cui a Lorenzo tu diagnosticata l'Ald, i medici che si occupavano di questa malattia dirigevano i loro sforzi a identificare una terapia capace di normalizzare gli acidi grassi saturi a lunghissima catena, acidi che costituiscono il «marker» della malattia e che sono la probabile causa dell'erosione della guaina mielinica e dei sintomi neurologici che ad essa si accompagnano. Tali sforzi fino ad allora non avevano avuto successo. 2) L'olio di Lorenzo, scoperto da me e da mia moglie, è la prima te¬ rapia che si sia dimostrata capace di compensare il difetto dell'Ald. Dopo alcune settimane di terapia, chi ha il difetto biochimico dell'Ald vede il livello degli acidi grassi a lunghissima catena scendere a valori normali. Su questo dato, facilmente controllabile, tutti i medici sono d'accordo. 3) Il fatto che l'olio di Lorenzo prevenga la malattia, ma dia risultati incerti in coloro (bambini e adulti) in cui la malattia si è già manifestata, non deve fare meraviglia. Gli aspetti immunitari giocano probabilmente un ruolo importante nella patogenesi della Aid. Ravvisando negli acidi grassi a lunghissima catena un elemento estraneo, le cellule del sistema autoimmunitario partono all'attacco contro di essi; sennonché non distinguono tra nemico e amico e finiscono per rivolgersi contro lo stesso organismo cui appartengono. Augusto Odone

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