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Ultimo, ha cambiato due volte allenatore CALCIO - ECCELLENZA Ultimo, ha cambiato due volte allenatore Trasferta disperata per l'Ebe Alpignano ALPIGNANO. L'Ebe Alpignano è all'ultima spiaggia. Fanalino di coda nel campionato di Eccellenza, la compagine biancazzurra scende oggi in campo a Nus contro il Fenusma per tentare di sovvertire una situazione disperata. Solo una vittoria potrebbe, infatti, rilanciare i torinesi. Ultimi a quota 8, i biancazzurri sperano ancora nel miracolo. Davanti a loro sono incagliati nelle secche della zona retrocessione il Piobesi (12 punti), l'Albese (13) c lo stesso Fenusma (14). Al momento si sa solo che a fine stagione retrocederanno le ultime tre squadre classificate, ma il numero potrebbe aumentare se dal Campionato dilettanti dovessero precipitare in Eccellenza cinque o più club piemontesi e valdostani. Si vedrà. Nel frattempo la dirigenza biancazzurra sta cercando di fare quadrato attorno alla squadra. Lunedì scorso, dopo l'incolore pareggio casalingo con il Piobesi, le polemiche sono esplose nella sede via Migliarone. E' stato esonerato il tecnico Tony Ferroglio e al suo posto è stato chiamato alla guida della squadra Silvio Portesi, fino a otto giorni fa allenatore della compagine juniores. Quest'anno è già la seconda volta che salta la panchina biancazzurra: agli inizi di dicembre proprio Ferroglio, particolarmente gradito al vicepresidente Gliozzi, aveva preso il posto del dimissionario Claudio Penazzi. Gino Cipriano, il segretario dell'Alpignano, non usa mezze parole: «Con Ferroglio la squadra si è sfaldata. In cinque partite abbiamo conquistato solo due punti e il mister ormai pareva rassegnato. Portesi è un duro, saprà ridare morale a una compagine che nutre ancora speranze di salvezza». Negli ultimi due anni il club biancazzurro ha speso più di 200 milioni per la prima squadra, fra campagne acquisti e rimborsi spese. Un mare di denaro. Il caso dell'Alpignano, tanto anomalo quanto paradossale, può servire di lezione all'intero calcio dilettantistico, un mondo che ancora oscilla fra improvvisazione e semiprofessionismo, [m. b.]