Sequestrati due miliardi al «professore usuraio»

Pinerolo, dopo una lunga inchiesta scoperto il giro di un prestasoldi m. J •■• I! 11 £ I .WB.JM Sequestrati due miliardi Pinerolo, dopo una lunga inchiesta scoperto il giro di un prestasoldi 11 £ I WBJM m. J •■• I! Sequestrati due miliardi al «professore usuraio» Quando gli agenti della Divisione anticrimine della questura gli hanno notificato il provvedimento di sequestro di due miliardi e mezzo, lui, il professor Adolfo Priotti, 73 anni, per gli inquirenti usuraio di professione, ha soltanto scosso la testa. Laurea in lingue, qualche anno di effettivo insegnamento in scuole torinesi, il professor Priotti vive a Pinerolo, in via Tirassegno 10 con la moglie tedesca, Ursula Kruger, 60 anni. Una villetta con porte e finestre blindate, telecamere, cani da difesa. E nel garage una Mercedes blindata, identica a quella voluta dal premier libico Gheddafi. Precauzioni necessarie, visto che Priotti anni fa è sfuggito ad un attentato: ignoti gli avevano lanciato una bomba incendiaria. E da quel giorno dorme anche con una pistola (regolarmente denunciata) sul comodino, pallottola in canna. Adolfo Priotti si presenta come banchiere. Così si legge sui suoi biglietti da visita. Così firma i suoi assegni. «Mai presentata una denuncia dei redditi, mai pagata una lira di tassa» dice il vice questore Giuseppe Loffredo, che queste indagini ha coordinato. I suoi uomini hanno scoperto un conto in una banca torinese intestato a Priotti e alla moglie. Due miliardi e 340 milio- ni, tra certificati di deposito e denaro contante. Si è indagato su di lui. Ville ad Alicante, Nizza e Friburgo. Appartamenti e proprietà in Italia. Più volte inquisito per usura. Amicizie con famiglie malavitose calabresi. Forse coperture importanti per la sua attività. «E' la prima volta che il tribunale di Pinerolo adotta questa legge, emanata nell'estate del '92 - spiega il gip Vincenzo Papillo - si tratta di un articolo che viene applicato quando si suppone che certe somme di denaro siano sproporzionate rispetto all'attività svolta dalla persona indagata e che di conseguenza possa trattarsi di denaro di provenienza illecita». In questo modo il lavoro del giudice viene facilitato: non dovrà più portare in tribunale la prova che individua da dove proviene il denaro. Se il tribunale condannerà il professor Priotti tutti i miliardi sequestrati finiranno nelle casse dello Stato. L'inchiesta, raccontano i magistrati, era partita nella primavera dello scorso anno a Pinerolo. Per mesi i carabinieri avevano raccolto le testimonianze e le denunce di centinaia di persone disperate e distrutte dalle richieste degli usurai. Si era scoperta una organizzazione nella quale il professore era al centro di tutti i movimenti di denaro. Con tassi del 30-40 per cento al mese. Per ordine del procuratore della Repubblica di Pinerolo Giuseppe Marabotto le manette erano già scattate a luglio ai polsi di Priotti, di un commercialista, Silvio Mondino, e di altre tre persone: Nandino Romagnollo, Fabrizio Ferraris e Fabrizio Tesio. Tutti, con diverse responsabilità, erano collegati all'anziano prestasoldi. I tassi praticati erano sempre da capogiro e i malcapitati, per far fronte al debito, erano costretti a chiedere ad altri prestasoldi il denaro. «Un meccanismo che vedeva strozzati dagli interessi piccoli imprenditori ed artigiani» aggiunge il procuratore Marabotto. L'ex professore di lingue è ora stato denunciato a piede libero per trasferimento fraudolento e possesso ingiustificato di valori. Adolfo Prinotti ha anche uno studio a Torino, in via Taggia 8, dove riceve i suoi clienti. «Un giro di affari di circa 20 miliardi l'anno», dice il questore Carlo Ferrigno. Ieri la polizia ha sequestrato una parte di questa somma, [a. g.] 11 £ I .WB.JM Adolfo Priotti è stato denunciato ieri, vive in una villetta-bunker con telecamere e cani Denunciato perché chiedeva tassi del 40% al mese. Evasore totale

Luoghi citati: Italia, Nizza, Pinerolo, Torino