A scuola con la droga nello zaino

Operazione di polizia a Madonna di Campagna: tre arresti e 5 denunciati Operazione di polizia a Madonna di Campagna: tre arresti e 5 denunciati A scuola con la droga nello zaino Studenti-spacciatori in classe La droga, pezzi di hashish, nello zainetto di scuola. E Mario, 15 anni, allievo della classe la, ha confessato agli agenti del commissariato Madonna di Campagna: «E' vero, spacciamo. Ma è solo fumo. Ci servono soldi, li spendiamo con le ragazze». Vendevano la droga ai compagni: cinquemila lire al pezzetto. Le indagini della polizia hanno fatto emergere una realtà fino ad oggi mai provata. Tre ragazzi, 18, 21 e 22 anni, due sono pregiudicati, sono stati arrestati. La loro posizione è all'esame del magistrati. Altri cinque, minorenni, allievi di un istituto industriale, sono denunciati a piede libero. L'accusa, per tutti, è di spaccio di sostanze stupefacenti. L'inchiesta è partita dai servizi di controllo e vigilanza voluti dal questore Carlo Ferrigno davanti a tutte le scuole torinesi. Un mese fa gli agenti hanno notato davanti ad un istituto industriale, il Grassi di via Paolo Veronese 305, un giovane già conosciuto come spacciatore. Luigi Saias, 22 anni. «Stava parlottando con tre allievi» racconta il dottor Carlo Petrelli dirigente il commissariato. Due sottufficiali sono entrati nell'istituto, hanno chiesto la collaborazione di preside e insegnanti. I tre ragazzi avvicinati da Saias sono stati identificati. Fermati. Nella cartella avevano dosi di hashish: «Vendiamo fumo ai compagni». Hanno raccontato la loro storia: «Abbiamo cominciato due mesi fa. All'inizio regaliamo una dose, poi vendiamo i pezzetti, uno o due alla volta, 10 o 20 mila lire». Tutti incensurati, solide famiglie alle spalle: una mamma è insegnante, un papà ha una tabaccheria. Uno dei minori: «In casa mi danno 10 mila lire alla settimana. Non bastano. Al sabato vado a ballare con la ragazza, mi partono 40-50 mila lire». Le loro parole hanno portato all'arresto di Luigi Saias. Il giovane è stato fermato tre sere fa in corso Giulio Cesare vicino ad una sala giochi. Erano le 21. Agli agenti ha dato un primo indirizzo, corso Martorelli. Ma lì abitano i genitori: «E' andato via di casa un mese fa». Aveva appena affittato una stanza in via Martorelli 64: la polizia vi ha trovato 200 grammi di hashish e un milione. Anche lui qualcosa ha ammes¬ so. Ma di Saias gli inquirenti sapevano già parecchio. Lo avevano pedinato, avevano visto incontrare ai giardini Sempione due giovani giunti a bordo di una Peugeot e una Al 12: Massimo Manna, 21 anni e Cristoforo Manzulli, 18 anni. Saias ha ammesso: «Mi fornisco da loro». Manna è stato fermato due giorni fa sotto la casa di Manzulli. Erano le 20,30. «Colto in flagrante» si legge nel rapporto inviato al magistrato dottor Ferrando: «Stava vendendo una dose di hashish a tre minorenni». Gli agenti sono saliti in casa di Cristoforo Manzulli. La famiglia era a tavola. In un angolo del tinello c'era una cassetta metallica, chiusa a chiave: «Ci sono miei documenti», ha detto il giovane. Gli agenti l'hanno aperta: c'era una siringa. Ed è così che i suoi genitori hanno scoperto che si drogava. Manzulli nascondeva negli slip 600 mila lire: «Sono miei risparmi». E' stato portato via mentre il padre mormorava: «Che vergogna». Manna e Manzulli, davanti alle prove raccolte dagli agenti, hanno confessato: «Siamo in società, possiamo comperare anche 10 chili di droga al mese. Passiamo l'hashish a Saias, lui lo rivende ai ragazzini». E le indagini sono tornate nelle scuole. Davanti ad un altro istituto gli uomini del commissariato hanno fermato due minorenni. Anche loro offrivano hashish a coetanei: «Non siamo venditori di morte, non spacciamo eroina o cocaina. Solo fumo». E poi: «Cosa facciamo di male?» Ezio Mascarino 5siàv<j;' «^Sfews n »« li lì « » tur « « ; []* lf H m m m, „ g, gì l8 „ ss BÈI mm H % %f L'istituto industriale Grassi e uno degli arrestati (sotto) Luigi Saias Gli altri due maggiorenni arrestati (da sinistra) Massimo Manna e Cristoforo Manzulli Gli studenti denunciati: lo facevamo per soldi