Compagnoni terza in Spagna

Compagnoni terza in Spagna Vreni Schneider (al centro) fra Compagnoni (a sinistra) e Wiberg Compagnoni terza in Spagna La Serra cade mentre è in testa nello speciale della Schneider SIERRA NEVADA. Roberta Serra, numero 19 di pettorale, piemontese di Cesana, fascetta sponsorizzata dall'Unicef, al termine della prima manche stava in testa alla classifica. Al secondo posto, insieme con la norvegese Grimmle e staccata di quasi un secondo, c'era Deborah Compagnoni. Lo slalom di Sierra Nevada, l'ultimo prima dei Giochi, prometteva di trasformarsi in una specia di trionfo per la squadra azzurra, che aveva anche Morena Gallizio e Bibi Perez nelle quindici. Le cose, invece, sono andate meno bene del previsto, anche se Deborah alla fine è riuscita a salire sul gradino più basso del podio, terza assoluta, cosa che peraltro quest'anno non le era ancora riuscita. A ridimensionare i sogni della valanga rosa, in ogni caso assai competitiva, ci ha pensato la vecchia regina, Vreni Schneider, svizzera, trent'anni ancora pienissimi di classe e di buone intenzioni. Vreni (alla sua 49a vittoria in Coppa) era decima dopo la prima manche, staccata di due secondi e mezzo, più o meno, e nella seconda ha compiuto un prodigio di tecnica e di vigore atletico riuscendo a compiere un'impresa quasi miracolosa e a piazzarsi saldamente al comando della graduatoria. Deborah Compagnoni è scesa con qualche affanno e non ce l'ha fatta a rimanere in testa, superata anche dalla svedese Wiberg, autrice pure lei di una manche strepitosa, e Roberta Serra, forse emozionata davanti alla prospettiva di vincere la sua prima gara di Coppa, è finita con gli sci all'aria dopo una manciata di porte. Un'occasione d'oro, chissà quando le capiterà ancora. Deborah Compagnoni, comunque, ha costituito una bella sorpresa. Non perché qualcuno dubiti delle sue qualità, ma perché in slalom, quest'anno, era quasi sempre uscita di gara anzitempo. La buona prova è anche il frutto di una scelta felice: Deborah ha cambiato gli sci usandone un paio più corti (184 centimetri contro 192) il che le ha consentito di evitare i rischi d'inforcata. La giornata positiva della squadra di Calcamuggi è stata completata dal terzo posto di Bibi Perz nella combinata vinta dalla Wiberg davanti alla Schneider. Morena Gallizio è arrivata quinta, (come nello slalom), Deborah Compagnoni sesta. A Lillehammer è lecito sperare in una medaglia, [r. se] Slalom: 1. Schneider (Svi) l'41"30; 2. Wiberg (Sve) a 1"36; 3. Compagnoni (Ita) a 1"40; 4. Zingre (Svi) a 1"76; 5. Gallizio (Ita) a 2"34; 6. Piccard (Fra) e Dovzan (Slo) a 2"43 ; 8. Perez (Ita) a 2"54; 9. Von Gruenigen (Svi) e Erti (Ger) a 2"55. Combinata: 1. Wiberg 3'48"08; 2. Schneider a 32 centesimi; 3. Perez a 1"02; 4. Erti a 1"27; 5. Gallizio a 2"13; 6. Campagnoni a 2"50. Coppa del mondo: 1. Wiberg p. 1209; 2. Schneider 1190; 3. Wachter (Aut) 898; 4. Compagnoni 782; 5. Seizinger (Ger) 744; 8. Gallizio 491; 9. Perez 480. Coppa di slalom: 1. Schneider p. 660; 2. Wiberg 570; 3. Hrovat (Slo) 310; 4. Gallizio 286.

Luoghi citati: Cesana, Nevada, Spagna