Solo mafia pulita in questo Bronx di Alessandra Levantesi

Ecco «Minaccia bionda» tour e doppio album sponsorizzati da Versace PRIME CINEMA Il film diretto da Robert De Niro Solo mafia pulita in questo Bromc FORSE non è stata una buona idea quella di eliminare dal titolo originale «A Bronx Tale» la parola «favola». «Bronx» da solo evoca il quartiere invivibile e violento di oggi, molto diverso da quello descritto nell'opera prima di Robert De Niro regista: una Little Italy d'epoca (siamo agli inizi degli Anni 60) dove potevano convivere porta a porta l'onesto conduttore d'autobus Lorenzo e il gangster Sonny: i due padri, il primo vero e il secondo elettivo, del protagonista Calogero. Il film è il romanzo della sua crescita, ambientato in chiave di nostalgia in un mondo ancora a misura umana, regolato da leggi d'onore valide per tutti, malavitosi compresi. Sonny è soltanto un piccolo mafioso, ma per Calogero, che a 9 anni lo trasfigura con gli occhi della fantasia, è l'Eroe: l'uomo che sa farsi rispettare e temere, che ha sempre soldi in tasca, che non ha paura di sfidare la morte e la società. Mentre papà Lorenzo, che vorrebbe allevare il figlio secondo princìpi rigorosi, fatica a mantenere la famiglia pur lavorando come un somaro e non sa cosa significa godersela. Eppure 8 anni dopo vedremo che la formazione del nostro non è stata schizofrenica come sembrava. Mentre l'ingresso di Cosa nostra nel business della droga rende il gioco spietato e l'intolleranza razziale sfocia in tragedia, Calogero si accorge che gli insegnamenti di Sonny, incarnazione idealizzata di una «mafia pulita» in via di estinzione, non sono stati nella sostanza meno paterni e assennati di quelli di Lorenzo. Per molti versi «Bronx» può apparire il trionfo del già visto: le pizzerie e i dadi, la cultura «machista» e il primo amore, i padrini sornioni e il traboccare dei buoni sentimenti, le belle canzoni datate e l'inconfondibile clima dei film italo-newyorkesi. Tuttavia De Niro, relegandosi come interprete nella parte poco appariscente del modesto e simpatico Lorenzo, rivitalizza con ritmo e freschezze gli stereotipi sulla base del buon copione che Chazz Palminteri ha tratto da un proprio monologo teatrale. In un cast benissimo scelto e diretto, lo stesso Palminteri spicca per verità e grinta nel ruolo di Sonny e il risalto che De Niro ha saputo dare al suo bravissimo antagonista non è * l'ultimo dei suoi meriti di esordiente. Alessandra Levantesi BRONX (A Bronx Tale) di Robert De Niro con Robert De Niro, Joe Pesci Chazz Palminteri, Lillo Brancato Francis Capra Usa 1993, commedia Ambrosio Multisala di Torino; Odeon 1 di Milano; Admlral, Ambassade, Etolle di Roma Robert De Niro

Luoghi citati: Milano, Roma, Torino