Al Bano e Romina: tacete su Ylenia
Dopo l'ultimo appello in tv, chiesto il silenzio-stampa I coniugi Carrisi: «Restiamo a New Orleans, per cercarla. Abbiamo ancora fiducia» Al Bono e Romina; tacete su Ylenia Dopo l'ultimo appello in tv, chiesto il silenzio-stampa NEW ORLEANS.«Non intendiamo imporre nulla a nessuno, ma per quanto ci riguarda gradiremmo che scendesse il silenzio su questa storia. "Non vorremmo che il dramma che stiamo vivendo prendesse anche i colori della beffa. Ringraziamo i giornalisti che hanno condiviso con noi queste difficili giornate, per il contributo dato anche in termini di segnalazioni su eventuali piste da seguire: noi non abbiamo più niente da aggiungere». Alla fine, com'era giusto, Al Bano ha chiesto che venga calato il sipario sulla sua tragedia familiare. L'ultima inquadratura è sulle occhiaie di Romina, ieri sera alle 20, su Canale 5, in collegamento con l'America, dove è in onda uno «speciale Ylenia» della trasmissione «America's Most Wanted». Una conclusione amara, un filmato destinato al pubblico americano e dunque necessariamente stereotipato, banale, didascalico. La vita di Ylenia riassunta in otto minuti, per luoghi comuni, attra¬ verso il Luogo Comune: lei così bella e bionda ma «affascinata dalle tenebre». Qualche foto da bambina, il riferimento al nonno già divo hollywoodiano, i genitori presentati come «una coppia canora molto celebre», «una specie di Sonny and Cher italiani», una manciata di fotogrammi in cui Ylenia, impacciata e imbarazzata si direbbe oggi, col senno di poi, canta a fianco della madre circondata da Babbi Nata- le, o presenta «La ruota della fortuna» accanto a Mike Bongirono; qualche scorcio di New Orleans, l'ormai celebre trombettista Alaxander, che presto tornerà al suo angolo di strada, la testimonianza della proprietaria dell'hotel Le Dale («quell'uomo era sporco e puzzava, la ragazza teneva sempre la testa bassa, e parlava solo se le si rivolgevano domande»), gli incubi materni e perciò premonitori («di notte mi svegliavo e sentivo un grande freddo soffiare su di me, mi veniva in mente la faccia di Ylenia e non riuscivo più a muovermi». Fino all'ingenua gaffes di Romina: «Penso che questa storia avrà un lieto fine, potrebbe diventare un film». Sì, è il momento di chiudere. Scenda il silenzio su Ylenia, che in questi giorni tutti gli italiani hanno scoperto un po' figlia, un po' sorella, «fino alla conclusione, qualunque essa sarà, di questa vicenda», come ha detto ieri Al Bano. E sui suoi genitori che, da genitori, resteranno a New Orleans a tempo indeterminato, «fino a che non avremo la prova che davvero nostra figlia è annegata nel fiume». Le ultime parole che meritano di essere ricordate sono quelle pronunciate ieri sera dal fratello Yari: «Mia sorella, in questo momento, potrebbe essere legata in una cantina, oppure in un posto meraviglioso». Molto di più, non si sapeva, non si sa. [st. m.] Ylenia Carrisi: ieri sera i genitori hanno partecipato al «Chi l'ha visto?» americano
Persone citate: Al Bono, Carrisi, Mike Bongirono, Most, Ylenia Carrisi
Luoghi citati: America, New Orleans
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