Occhetto: non tasseremo i Bot di Ugo Bertone

Occhetto: non tasseremo i Bot Occhetto: non tasseremo i Bot E agli operai leghisti, «Bossi vi ha traditi» MILANO. Tassare i Bot? Non se ne parla nemmeno. Ma onorevole Occhetto, Rifondazione comunista sembra avere idee diverse... «Talune affermazioni di Bertinotti sono state poi corrette. E comunque, su questo tema, nel polo progressista c'è una flessibilità di opinioni che è sostenibile». Tradotto dal politichese: parlate, parlate, ma l'ultima parola spetta al mio pds, quello di Achille il prudente. E non solo sui Bot. Si chiude su questa battuta la due giorni di Occhetto in Lombardia: un vero tour de force fra imprenditori (incontro in Assolombarda), operai (l'abbraccio con le masse a Sesto San Giovanni), cattolici (faccia a faccia a Bergamo). Una due giorni intensa, affrontata assieme a Vincenzo Visco, quasi ministro nel governo Ciampi, punta di diamante della squadra economica della Quercia e della sinistra. E non è stata una scelta casuale: il tour di Lombardia, proprio mentre Berlusconi e Bossi celebrano le loro assemblee fuori piazza, è tutto dedicato all'economia, a rassicurare i ceti produttivi, per la verità poco preoccupati (ma nemmeno entusiasti) di fronte alla prospettiva di una vittoria delle sinistre. Ma il confronto con gli imprenditori, Leopoldo Pirelli in testa, non è spiaciuto al leader del pds. Anzi. «Credo - spiega - che lo abbiano capito: noi ci prendiamo la piena responsabilità del risanamento e dell'abbattimento del debito pubblico. Ci sono due vie: una di destra, l'altra di sinistra. Noi, senza dimenticare di essere sinistra, abbiamo un programma di rigore assoluto». «Il messaggio di Berlusconi - aggiunge Visco tutto consumismo e nuovo debito viene percepito con preoccupazione sia all'estero che da molti imprenditori italiani». Ma economia, di questi tempi, vuol dire soprattutto due cose: pressione fiscale e bilancio dello Stato. Sinistra al governo vuol dire nuove tasse? «Non c'è nessuna ipotesi di imposta patrimoniale - replica secco Visco - anche perché le imposte patrimoniali ci sono già e vanno razionalizzate. Né si vede la necessità di variare la tassazione sulle obbligazioni pubbliche e private». «Abbiamo preparato - continua il responsabile del settore fiscale del pds un programma per porre riparo ad un sistema che è ormai ima sciagura nazionale». E cioè? «Decentramento, abbassamento delle aliquote con allargamento parallelo della base imponibile, semplificazione del sistema e riforma dell'amministrazione finanziaria». Ci sarà spazio, promette Visco, per una revisione delle aliquote: quelle «di Irpeg e di Ilor sono le più alte di tutta l'Europa, con il risultato che le imprese tendono ad avere profitti all'estero e costi in Italia». Ma per portare l'aliquota massima sotto il 40% bisogna «allargare la base imponibile eliminando le aree di privilegio e l'elusione, trasferendo il peso delle imprese dalle imprese ai loro azionisti». E non manca, tocco finale, il richiamo al decentramento fiscale che «dovrà portare la ripartizione del gettito tra centro e periferia: 50% al centro, 50% alla peri- feria con Regioni e Comuni dotati di autonomia impositiva su aliquote e base tassabile». C'è di che far concorrenza a Bossi; e Occhetto, da Sesto San Giovanni, la Stalingrado d'Italia insidiata dalle truppe del Carroccio, non si tira indietro. «Cari operai - dice alla platea - mi rivolgo a voi che avete votato Lega, che pensavate così di dare una spallata di protesta al vecchio sistema. Ora, dopo l'accordo tra Bossi e Berlusconi, tutto è cambiato. Oggi la Lega rappresenta il vecchio e si allea con lui, Berlusconi, l'uomo che vuole risanare il debito pubblico quando non è capace di risanare neppure il suo debito privato.,.». Ugo Bertone Il segretario del pds Achille Occhetto «Sui Bot nel polo progressista c'è una flessibilità di opinioni»

Luoghi citati: Bergamo, Europa, Italia, Lombardia, Milano, Sesto San Giovanni, Stalingrado D'italia