Bronzi di Tarantino tele alla Promotrice

Il successo di due interessanti mostre Il successo di due interessanti mostre Bronzi di Tarantino tele alla Promotrice Le sculture in bronzo e argento di Giuseppe Tarantino sono il nucleo della mostra allestita dalla Galleria «Micrò» (piazza Vittorio Veneto 10, sino al 16 febbraio). Dopo aver frequentato alla fine degli Anni Trenta il gruppo milanese di «Corrente», l'artista si è trasferito a Torino, dove nel 1946 ha esordito con una personale organizzata da Felice Casorati. La sua opera si pone in una dimensione in cui l'essenzialità delle immagini definisce un itinerario che si sviluppa - come scrisse Luigi Carluccio - «tra dichiarata tensione verso la spiritualizzazione della forma, e il denso realismo». Gli acrobati, il movimento lieve delle danzatrici, il gesto dei calciatori, appartengono a un modellato improntato da un moto ascensionale e percorso da sottili fremiti vitali. Nelle sale della Palazzina al Valentino della Prornotrice delle Belle Arti (viale B. Crivelli 11, sino al 20 febbraio) sono in corso dieci mostre personali di altrettanti soci di questo sodalizio fondato nel 1842. Presentato da Gian Giorgio Massara, Bartolomeo Delpero propone paesaggi piemontesi e olandesi, mentre s'incontrano le grandi tele astratte dal delicato cromatismo di Virgilio Fontan, le luminose vedute di Alfredo Botto Micca, gli acquarelli e le acqueforti di Giuseppina Avigdor, i papaveri di Giusy Garino e le naturalistiche impressioni di Angiola Melis. [a. mi.] «Due figure», bronzo di Tarantino

Luoghi citati: Torino