Carne e pesce nella cascina del Settecento di Edoardo Ballone

Carne e pesce nella cascina del Settecento MANGIAR rà cura di Edoardo Ballone A Pino Torinese Duecento coperti, ma non li dimostra. La Vignassa di Pino Torinese ama i grossi numeri poiché è un ristorante dislocato in sei sale. Per fortuna, però, ogni ambiente dà l'illusione al cliente di stare in una stanzetta con vicini non rumorosi: ed è cosa non di poco conto. Da neanche un anno, in questa cascina settecentesca trasformata in ristoro, c'è un nuovo cuoco, si chiama Roberto Mior. Non è male. Dai suoi fornelli arrivano piatti di stretta tradizione piemontese ma anche ricette mediterranee con dominio di pesce. Così, in un piacevole mix, si possono ordinare agnolotti al plin, brasati al Barolo e dorsi di coniglio al timo assieme a tranci di pescatrice e branzini cotti nel sale. Ben differenziato il dessert dove però tutti i «gusti» sono di matrice subalpina, e alcuni di questi «fatti in casa». Soddisfacente la cantina con egregie proposte di vini piemontesi, veneti (specialmente i bianchi), toscani e anche, par¬ bleu, francesi. Il prezzo è un tantino su: si aggira o supera le 70 mila con i vini, ma, con un po' di giudizio, si può stazionare sulle 50 mila. Almeno così si racconta. Strada San Felice 86 Cucina piemontese e specialità ittiche 50-70 mila con vini Chiuso lun. e mart. a mezz. Tel. 011/840.200 Carne e pesce nella cascina del Settecento

Persone citate: Roberto Mior

Luoghi citati: Pino Torinese