Sindaco pro-tempore nel '92

Sindaco pro-tempore nel '92 Sindaco pro-tempore nel '92 Una lunga carriera nel psdi da industriale a parlamentare Che bel Capodanno quello del '92 per Baldassarre Furnari detto Baldo. Le impreviste dimissioni di Valerio Zanone gli spalancarono l'ufficio più prestigioso di Palazzo civico. Sindaco pro-tempore, non eletto dal Consiglio. Ma pur sempre sindaco. Colpo di fortuna niente male per un uomo politico che aspirava a riconquistare il seggio in Parlamento. Per la prima volta quell'ufficio si apriva a un non piemontese. Il sindaco pro-tempore ne approfittò in modo discreto. Qualcuno sorrise, quando ci invitò i famigliari per una foto di gruppo, ma in fondo siamo tutti uomini e qualche debolezza dobbiamo pur averla. A Torino Furnari era arrivato prima del boom economico. Da Lercara Friddi, tra Palermo e Agrigento: «Un paese che prima di me era famoso per Lucky Luciano» scherzava con gli amici nel suo italiano un po' sconnesso. Tempo da dedicare agli studi non ne aveva avuto molto. «Sono un uomo venuto dal nulla» ripeteva. Insieme con il fratello, scomparso alcuni anni fa, aveva lavorato duro, mettendo in piedi una fabbrica di vernici. Poi si era dato alla politica. Consigliere comunale nel 1970, assessore ai Servizi demografici nel '72 e poco dopo responsabile della Polizia urbana. Un altro gradino nel 1975, quando conquistò il seggio regionale. Quattro anni, elezioni politiche e Furnari divenne onorevole. Sempre in rappresentanza del psdi, dove ha militato per una vita destreggiandosi non senza astuzia tra le molte correnti. Gli Anni Ottanta segnarono il suo ritorno in Sala rossa, dove una poltrona di assessore è sempre riuscito a rimediarla malgrado fratture e divisioni che alla fine lo ridussero a capogruppo di se stesso. L'ultimo incarico, assessore al Commercio, gli è costato le manette. Che bel Capodanno quello del '92. Eppure fu l'inizio della fine: battuto dall'attuale ministro Pagani alle elezioni politiche di primavera, partecipò al suicidio della Sala rossa. E alle amministrative di giugno, infilato nella pattuglia socialista, ne seguì l'amaro destino.

Persone citate: Baldassarre Furnari, Baldo, Lucky Luciano, Valerio Zanone

Luoghi citati: Agrigento, Lercara Friddi, Palermo, Torino