Caro Disney, giù le mani dal Medioevo

Caro Disney, giù le mani dal Medioevo Un saggio di Matteo Sanfilippo accusa l'America: s'è inventata un'età di mezzo di cartapesta Caro Disney, giù le mani dal Medioevo // castello finto di Grimilde più conosciuto delle cattedrali vere Al scuola di Medioevo. E con chi? Con storici eminenti come Georges Duby o Jacques Le Goff? No. Imparan.1 do da musei, visitando castelli o collezioni di armature, leggendo libri di specialisti? Neanche a parlarne. La vera cattedra di Storia del Medioevo è negli Usa. E appartiene alla premiata ditta Walt Disney. I castelli della Bella addormentala, quello tetro e neogotico di fata Malefica, e quello luminoso, vagamente rinascimentale del re buono, i tornei cavallereschi de La spada nella roccia, le armi di Robin Hood. Potenza dell'industria made in Usa. Cartoni animati, fumetti, film. Da almeno vent'anni l'università del maestro sta lì. «E i bambini europei - dice Matteo Sanfilippo, studioso dei rapporti fra Europa c Nuovo Mondo e autore del bel volume, Il Medioevo secondo Walt Disney (editore Castelvecchi) - ormai vedono l'Età di Mezzo come l'ha reinventata l'America». Certo: gli yankee fabbricano la cultura di massa e la esportano nel mondo. «Al punto che oggi è difficile immaginare un Medioevo diverso da quello di film e fumetti». Insomma, anche il Medioevo non è più il nostro. Era europeo, gotico e sacrale. Ora è a stelle e strisce. Medioevo fantastico e non storico. All'americana. Disegnato, filmato, inventato. Irreale eppure considerato come vero. Il castello di Grimilde, la perfida matrigna di Biancaneve, le spade luminose di Guerre Stellari, le fortezze lugubri dell'era hyboriana: Conan il Barbaro che da «Weird Tales», la rivista che nel 1932 lo vide protagonista dei racconti dello scrittore texano Robert E. Howard, ha riempito gli schermi con i muscoli di Schwarzenegger. Medioevo di celluloide. Eppure presente nell'immaginario occidentale. L'industria culturale detta legge. E la fantasia dei giovani ha più dimestichezza con il castello finto del gigante di Topolino e la pianta di fagioli che con le vetrate delle cattedrali vere. «E' proprio così - dice Sanfilippo -. Gli americani hanno costruito, e in alcuni casi reinventato, un Medioevo che è diventato, anche in Italia, più familiare di quello visibile nei centri storici delle nostre città». E questo Medioevo viene da lontano. Ami 50, i disegnatori italiani arruolati dalla Walt Disney. Parodie a fumetti di grandi opere della letteratura, Topolino che, nelle strisce dedicate alla Divina Commedia, si muove su scenari medievali. «E come hanno rappresentato i nostri disegnatori questi scenari? Copiando i nostri castelli, i centri storici? Niente affatto. Hanno disegnato le immagini copiandole dagli altri fumetti di marca Disney». E nel Medioevo di marca Usa non c'è solo Topolino. Flash Gordon, il fumetto di Alex Raymond, debutta nel '34. Astronavi e castelli, scenari fantascientifici e paesaggi medioevali. Riferimenti storici? Assolutamente nulli. L'industria culturale yankee fabbrica i] suo Medioevo a seconda delle necessità. Lo prende in giro ferocemente con Mark Twain nel romanzo Un americano alla corte di re Artìt. Ma lo riscopre negli Anni 30 contrapponendo lo slancio degli eroi in armi alla corruzione dei capitahsti, responsabili della Grande Crisi. Sono gli anni di Conan il Barbaro. E Howard, nella rappresentazione storica, fa un gran guazzabuglio: «Brandelli di cultura scolastica e di cultura cinematografica - scrive Sanfihppo nel suo volume -, il ricordo dei regni ellenistici miscelato a quelli barbarici con la coreografia dell'impero romano rivista da Cecil B. De Mille». LÀmerica si interroga sulla sua storia? Ecco negli Anni Sessanta i film sui Vichinghi. Alti, biondi, grandi navigatori, forse sbarcati in America molto prima di Cristoforo Colombo. Esploratori e selvaggi, protagonisti di «western medievali» come I Vichinghi con Kirk Douglas e Tony Curtis. Il Medioevo si vende sempre. Anche negli Anni Ottanta. La paura della bomba atomica? Ecco il Medioevo post-nucleare di Mad Max oltre la sfera del tuono. Mei Gibson in motocicletta con giubbotto e pistola. Bande di barbari su auto scassate alla disperata ricerca di benzina. Desolazione, rovine, ruderi, carcasse di autobus annerite dagli incendi. E' Medioevo anche questo. Fantastico e alternativo. Ma attenti: Lancillotto e Ivanhoe potrebbero anche farsi vivi cavalcando un'astronave. Mauro Anselmo ! L'immaginario di film e fumetti più reale della realtà I castelli medievali di Disneyland, gli unici che i ragazzi conoscono

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