Il risparmio ha la ruggine

Il risparmio ha la ruggine Il risparmio ha la ruggine Le sorprese in un test al supermercato I BOCCIATI EI PROMOSSI DELLA SPESA E TICHETTK incomplete, pubblicità ingannevole, ruggine in qualche scatola. Ma anche un grande risparmio, dal 40 al 60 per cento, e prodotti che in molti casi reggono il confronto con quelli delle marche più famose. E' il risultato di un test che il mensile «Qualità» ha condotto tra un supermercato tradizionale (Gs) e sei catene di hard discount (As, Ld, Ega, Tarn, Ed, Lidi), negozi dove merci di marche sconosciute ammassate in scatoloni sono in vendita a prezzi bassissimi. L'esame ha riguardato generi alimentari di largo consumo: spaghetti, tonno, passato di pomodoro, patatine, nettare alla pesca, latte, acqua minerale e olio d'oliva. «Qualità» ha preso in considerazione il sapore, l'aspetto merceologico (confezionamento e etichette) e quello microbiologico (il contenuto). Le analisi di laboratorio sono state affidate all'Istituto di ispezione degli alimenti dell'Università di Milano, l'esame delle etichettature al Total Quality Food di Verona. Gli affari migliori si fanno con l'acqua: la «Bernina» in vendita al Lidi a 200 lire al litro ottiene lo stesso giudizio buono della «Boario» (575 lire da Gs). Brutte sorprese invece con il tonno e il passato di pomodoro. Gli esperti di «Qualità» hanno trovato tracce di ruggine sia all'esterno sia all'interno del «Diana», tonno «made in Turchia» in vendita da Lidi. Problema analogo, anche se in proporzioni più contenute, per il tonno «Regias» (Ld) e per la polpa di pomodoro «Russo» (Tarn). «Rio Mare» e «Cirio» vincono per sapore e stato di conservazione, anche se costano dal 40 al 50 per cento in più. Ma le differenze di prezzo non sempre hanno una giustificazione. Il succo «Zuegg» è buono, quelli degli hard discount pure. I prezzi: dalle 1465 lire del «Fructal» (Tarn) alle 2980 del prodotto di marca. Perché? «Nello Zuegg c'è più polpa di frutta - spiega "Qualità" - però il sapore non ne guadagna». E gli spaghetti, simbolo della cucina nazionale? I «Barilla» (2480 lire al chilo) sfidano marche sconosciute (10901260). E nel complesso ottengono un giudizio migliore. 1 prodotti hard hanno etichette incomplete o ingannevoli: «Sole d'oro» (Ed) dimentica il no- me del produttore, la «Fallante» (Tarn) vanta la tradizione (inesistente) del Molise, «Dorella» (Ld) dimentica il tempo di cottura. Va meglio con il latte. Negli hard discount non si trova il prodotto fresco. Il confronto è sul «lunga conservazione»: Parmalat e gli altri ottengono lo stesso giudizio complessivo (buono), con le solite differenze di prezzo. «Qualità» critica ancora le etichette: mucche disegnate che fanno pensare a un prodotto fresco, garanzie di naturalità che non valgono in un latte che ha subito trattamenti termici e errori di ortografia. Pazienza: quello che si beve supera l'esame del laboratorio e di una giuria di assaggiatori. Con l'olio di oliva secondo «Qualità» non va sempre tutto liscio: le prove chimiche confermano che tutti i campioni analizzati sono di tipo «extravergine», come dichiarato dal produttore. «Olitalia» (Ega) e «L'Oliva» (Ed) valgono il «Carapelli», bocciato il sapore di «Giotto» (Ld). Sulle etichette delle merci «hard» c'è il solito caos. Soprattutto geografico: immagini della Puglia su un olio confezionato a Vicenza e del Palio di Siena su un altro prodotto a Imperia e imbottigliato a Voghera. Si chiude con le patatine: le «Pai» sono più buone, ma an¬ che le altre superano l'esame. Le «Magrinta» in vendita da Tarn hanno addirittura un prezzo superiore. Ma niente paura, rassicura «Qualità»: sono un prodotto particolare ottenuto non dalla patata direttamente, ma da una miscela di fecola, granuli e fiocchi di patate, quindi il confronto non si può fare. Il giudizio finale? Malgrado le riserve, gli hard discount sono promossi. E non solo dal mensile «Qualità»: i consumatori li hanno scoperti e le grosse catene di supermercati, dopo la diffidenza iniziale, si stanno dando da fare: Vegé e Pam sono già sul mercato con i marchi Sosty, Ecu, Leader e In's, presto potrebbero aggiungersi Conad e Coop. Ma per tutti vale un avvertimento: i bassi prezzi non bastano, ci vogliono un livello qualitativo medio e un'igiene impeccabile. Stefano Mancini 2^. PUNTI FORTI DELL'HARD DISCOUNT Prezzi convenienti Rapporto qualità-prezzo concorrenziale Pochi prodotti in vendita che coprono il fabbisogno di massima. Il consumatore non compra più del necessario PUNTI DEBOLI DELL'HARD DISCOUNT Piccole aree di vendita Poche casse senza lettore ottico e lunghe code la merce viene lasciata negli scatoloni prodotti di maggiore smercio si esauriscono in (retta QUANDO GLI HARD DISCOUNT CONVENGONO PREZZI Prodotto non Prodotto di marco tradizionale ACQUA MINERALE 200 - 235 575 OLIO EXTRAVERGINE DI OLIVA 4250-4950 6150 NETTARI DI PESCA 1465-1920 2980 PATATINE 4750 - 5375 6380 QUANDO GLI HARD DISCOUNT NON CONVENGONO POMODORO IN SCATOLA (ruggine) TONNO IN SCATOLA (ruggine) SPAGHETTI (etidieite carenti, pubblicità ingannevoli) 2^. PUNTI FORTI DELL'HARD DISCOUNT Prezzi convenienti Rapporto qualità-prezzo concorrenziale Pochi prodotti in vendita che coprono il fabbisogno di massima. Il consumatore non compra più del necessario PUNTI DEBOLI DELL'HARD DISCOUNT Piccole aree di vendita Poche casse senza lettore ottico e lunghe code la merce viene lasciata negli scatoloni prodotti di maggiore smercio si esauriscono in (retta

Persone citate: Barilla, Carapelli, Dorella, Russo, Stefano Mancini

Luoghi citati: Boario, Imperia, Milano, Molise, Puglia, Siena, Turchia, Verona, Vicenza, Voghera