Anche Forlani abbandona di Flavia AmabileFrancesco Pionati

Dopo 36 anni ha deciso di non presentarsi alle elezioni politiche Dopo 36 anni ha deciso di non presentarsi alle elezioni politiche Anche Forbiti abbandono Veto del Coni ad atleti e dirigenti sportivi C'è chi sta preparando una «lista personale» ROMA. Candidature ufficiali: a due settimane dalla data di scadenza perla presentazione delle liste in ogni regione è tutto un fervore di drammi, stratagemmi, litigi, veti e condizioni poste per poter figurare tra i futuri candidati. Molta l'incertezza, anche se qui e là spunta anche qualche rosa di nomi già pronta. Il dramma. Non accadeva dal 1958. Dopo trentasei anni, per la prima volta i marchigiani non troveranno sui manifesti affissi nelle città della regione il nome di Arnaldo Forlani. Un dramma simile si sta consumando anche tra le montagne dell'Irpinia, per la prima volta orfane dei loro grandi politici: non ci sarà Ciriaco De Mita, né Gerardo Bianco. A dire il vero, il cognome De Mita sarà probabilmente di nuovo presente. Non si tratterà, però, di Ciriaco, ma del nipote ribelle, Giuseppe, già sindaco di Nusco e pronto a scendere in campo come candidato di una formazione decisamente anomala: un cartello di forze dell'opposizione che si estenderebbe dal msi a Rifondazione. Sono già partite le campagne di sensibilizzazione da parte dei demitiani del ceppo ciriachese per evitare confusioni e convogliare i voti verso l'unico erede riconosciuto: Francesco Pionati, giornalista politico del Tgl, figlio dell'ex sindaco di Avellino e, da sempre, un fedelissimo di De Mita. Il fai-da-te. Sarà per questo, per evitare il dramma di non essere ricandidati, che i più testardi hanno deciso di fare da soli, vale a dire di presentare Una propria lista. Ha iniziato il missino Delfino, ex consigliere della Rai con la lista «Delfino per Pescara». Non hanno perso tempo a seguire il suo esempio in provincia di Salerno Paolo Del Mese, ex andreottiano, e Carmelo Conte, leader di una delle sezioni del partito socialista più forti di tutt'ltalia. Una scelta analoga si preparano a compiere diversi politici sardi dopo le tensione sorte negli ultimi giorni: si tratterebbe di Angelo Rojch (partito popolare), Gianni Sarritzu (Rifondazione comunista), Emidio Casula (psi), Giancarlo Acciaro (Psd'az), Giorgio Carta (psdi), Angelo Atzori (partito popolare) e Domenico Pili (psi). I veti. Il più chiaro è quello giunto dal presidente del Coni, Mario Pescante: no alla presentazione di atleti e dirigenti sportivi alle future elezioni. E' solo una raccomandazione e non una disposizione, ma potrebbe lo stesso provocare un terremoto tra i numerosi sportivi decisi a candidarsi. Berlusconi dovrebbe rinunciare alla presidenza del Milan, ad esempio. E dovrebbero scegliere fra il mondo dello sport e quello della politica anche i calciatori Tacconi e Baresi, il pilota Alessandro Nannini e il campione di canottaggio, Francesco Abbagnale, contattati da Berlusconi. Nessun problema per Giorgio Chinaglia e Agostino Di Bartolomei, da tempo lontani dai campi di gioco e pronti a presentarsi, rispettivamente, per l'Alleanza nazionale di Fini e per Forza Italia. Non ha ancora de¬ ciso, invece, il presidente Ciampi se pronunciare o meno il suo veto nei confronti dei ministri. In quel caso, verrebbe meno, ad esempio, la sfida AndreattaOcchetto, che si sta profilando a Bologna. E dovrebbe rinunciare anche Valdo Spini, ministro dell'Ambiente e candidato in Toscana dai socialisti per le liste progressiste. Rose già pronte. Sono quelle presentate ieri pomeriggio da due partiti in Toscana, il pds e Azione socialista, alla Consulta dei garanti del tavolo progressista. Contiene i nomi del sociologo Pino Arlacchi, della giornalista Sandra Bonsanti, del presidente nazionale delle pubbliche assistenze Patrizio Patrucci, del rettore dell'università di Siena Luigi Berlinguer, del segretario nazionale della Spi-Cgil Gianfranco Rastrelli. Da Azione socialista, oltre al nome di Valdo Spini, è giunto alla Consulta quello della direttrice degli Uffizi Anna Maria Petrioli Tofani. Flavia Amabile L'ex leader de Arnaldo Forlani A destra il giornalista Francesco Pionati Giorgio Chinaglia (a destra)

Luoghi citati: Avellino, Bologna, Nusco, Pescara, Roma, Salerno, Siena, Toscana