Gli ultras violenti dividono i giudici di Fabio Albanese

Scarcerati i tre maggiorenni imputati! per la morte del giovane gettatosi dal treno Scarcerati i tre maggiorenni imputati! per la morte del giovane gettatosi dal treno Gli uhras violenti dividono i giudici Messina, sentenze opposte MESSINA NOSTRO SERVIZIO Spunta uno scontro tra giudici nell'inchiesta sulla morte di Salvatore Moschella, lanciatosi dal treno per sfuggire all'ira degli ultras del Messina. Uno decide la scarcerazione dei tre imputati maggiorenni, l'altro lascia in carcere i due minori. La vicenda giudiziaria ruota tutta attorno al reato da contestare ai cinque ultras che, con il loro comportamento, hanno costretto Moschella, 22 anni, siracusano, a scegliere la morte pur di sfuggire alle loro sevizie. Secondo il giudice per le indagini preliminari Alfredo Sicuro, Stellano Ruggeri, 26 anni, Gaetano Arcidiacono di 24 e Natale Cancellieri di 20 non sono responsabili di omicidio preterintenzionale ma di omicidio colposo. Quanto basta per farli uscire dal carcere, così come prevede il codice per un simile reato. Questo è accaduto ieri mattina. Ma nel pomeriggio, quando il gip del tribunale dei minori Vincenzo Romano ha preso la decisione per i due tifosi di 16 e 17 anni, è arrivato il colpo di scena: i due sono responsabili di omicidio preterintenzionale e restano dunque in cella. Due differenti decisioni, per un unico avvenimento. C'è sconcerto a Messina ma anche a Catania, dove il gip Sicuro ha nel frattempo spedito, tramite la procuia, gli atti che riguardano Ruggeri, Arcidiacono e Cancellieri, dichiarandosi ««incompetente per materia e territorio»». Dal dispositivo con il quale il magistrato manda a casa i tre si capisce il perché di questa decisione: ««Non esiste un nesso causale - scrive il gip Sicuro - ih quanto l'evento mortale non è in relazione diretta con il trauma psichico provocato dall'atteggiamento minaccioso dei tre tifosi»». Dall'indagine effettuata salta fuori anche un nuovo personaggio del quale finora non si era sentito parlare. Si chiama Vittorio Catalano, un tifoso di quelli ««non organizzati»», come dicono gli ultras. Domenica sera era sull'espresso Siracusa-Roma e ha visto come si sono svolti i fatti. Il giovane ha raccontato ai giudici di Messina di aver salvato Salvatore Moschella dopo l'ennesimo attacco dei tifosi, quando il treno aveva già oltrepassato Catania ed era a pochi chilometri da Acireale. Catalano ha detto di aver tirato a sé Moschella e che questi, prendendo giubbotto e cappello, abbia detto: ««Ho capito, me ne vado, me ne vado»». La tragedia sarebbe avvenuta pochi istanti dopo. Moschella si è avvicinato al finestrino di uno scompartimento, si è appeso alle grata portabagagli e si è lanciato quando il treno, in procinto di arrivare alla stazione di Acireale, aveva rallentato la sua corsa. Salvatore, invece di finire in un campo vicino, è andato dritto sotto le ruote del treno, morendo schiacciato, all'istante. Forse proprio questo episodio, raccontato dal testimone a sorpresa, ha convinto il gip Alfredo Sicuro a derubricare l'accusa da omicidio preterintenzionale a omicidio colposo e a fargli parlare di ««gesto avventato del ragazzo»», di ««percosse che hanno terrorizzato e hanno inciso sulk psiche del ragazzo ma che non ne hanno provocato la morte»». I tre ultras, dal canto loro, hanno riconosciuto di aver più volte minacciato e poi bastonato Moschella, ma dicono di non essere siati presenti quando il giovane siracusano si è buttato dal treno. Il gip dei minori Romano, dal canto suo, la pensa diversamente e da Messina ha spedito i due minorenni nella casa di prima accoglienza di Acireale, quasi una legge del contrappasso. Domenica prossima su tutti i campi di calcio nei quali giocheranno squadre siciliane quasi certamente verrà osservato un minuto di silenzio. L'iniziativa, partita da una emittente locale, è stata accolta ben volentieri dai responsabili delle società dell'isola e aspetta solo il benestare degli organismi federali. Un piccolo segnale, comunque poco per chi aspetta giustizia per una morte così assurda. Fabio Albanese Tribunale dei minori ha inVece confermato l'arresto per omicidio preterintenzionale per i due ragazzi coinvolti nel caso I funerali di Salvatore Moschella, 22 anni, che si è lanciato dal treno