Austria, la First Lady sì porta via la cassa di Tito Sansa

Austria, la First Lady sì porta via la cassa VIENNA Ufi Lui voleva portarsi l'amante diplomatica in Egitto in visita di Stato, il governo insorge: questo è troppo Austria, la First Lady sì porta via la cassa Nuovo colpo di scena nella telenovela del Presidente adultero VIENNA NOSTRO SERVIZIO E' guerra totale ormai tra il presidente della Repubblica austriaca Thomas Klestil (62 anni) e sua moglie Edith, che a Capodanno aveva abbandonato la residenza del capo dello Stato perché lui si era fatto un'amante, la diplomatica Margot Loeffler (39 anni) e se l'era portata come consigliera di relazioni intemazionali alla Hofburg, il palazzo imperiale di Vienna. La signora ha fatto sapere attraverso il quotidiano Der Standard che al momento di ritirarsi nell'abitazione di famiglia aveva preso con sé tutti i beni comuni, dall'argenteria ai gioielli, dai libretti di risparmio ai titoli di Stato, e di averli depositati nella cassetta di sicurezza di una banca. Il marito ha risposto prontamente, annunciando di essersi rivolto a un avvocato di Linz, Gerhard Wildmoser, per avviare le pratiche di separazione dalla moglie e quelle per la divisione dei beni che la signora Edith si è portata via. E la moglie, di rimando: «Prenderò anch'io un avvocato». I giornali di Vienna prevedono che nei prossimi mesi «voleranno gli stracci», il che equivale al nostro «i panni sporchi verranno lavati in pubblico». E la pietra dello scandalo, la bruna Margot, che i giornali di qui chiamano «l'amante di Stato», che fine ha fatto? Thomas Klestil, che evidentemente ha perso la testa per lei, avrebbe voluto che essa lo accompagnasse la settimana prossima nella visita di Stato che egli farà al presidente egiziano Hosni Mubarak, con la giustificazione che «è stata lei, Margot, a organizzarla». Inutili le obiezioni dei consiglieri presidenziali, che l'Egitto è un Paese musulmano, che la presenza di Margot al fianco di Klestil avrebbe portato a reazioni negative sul piano diplomatico («pensiamo ai fondamentalisti islamici» aveva detto un funzionario). Klestil era irremovibile. A questo punto - come riferisce il settimanale News - la moglie tradita ha chiesto all'ambasciatore egiziano a Vienna di organizzare per lei un viaggio parallelo al Cairo, in concomitanza con quello ufficiale del marito presidente. E allora il ministro degli Esteri Alois Mock non ci ha visto più. Ier l'altro è intervenuto con energia, e ricordandosi di essere lui il diretto superiore della diplomatica Margot Loeffler, l'ha «convinta» a prendersi un lungo periodo di vacanza, decidendo dì toglierla dal nido d'amore nel palazzo imperiale e di richiamarla al ministero, per destinarla «in breve tempo» a ima sede estera. Si parla di Budapest e di Parigi, ma sedi più lontane non sono da escludere, «per evitare incontri tra i due innamorati». Al Cairo dunque Thomas Klestil, ora che il ménage a tre è finito miseramente, andrà da solo, forse con la figlia Ursula, hostess presso le Austrian AMines. Riferiscono i giornali che il presidente, «innamorato fino sopra le orecchie», ha «soffocato a fatica le lacrime». Tito Sansa