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Lo Parenti Lo Parenti «Domenica mi candido» Allora dottoressa Parenti, il «gran botto» è per domenica? «Sì, glielo confermo. Domenica sarò a Roma alla convention di "Forza Italia"». Dunque ha deciso? Si candida con Berlusconi? «Piano, piano. Non abbiamo ancora parlato di collegi elettorali. E poi...». E poi? «Chissà, potrei fare anche una sorpresa» (ride, ndr). Non mi dica che si tira indietro proprio all'ultimo momento... «Guardi, ii fatto è che il programma non è ancora definito. Dopo l'incontro, Berlusconi mi ha lasciato riflettere». Quando le è arrivata la proposta? «A metà gennaio». Poi vi siete visti ad Arcore? «Il particolare non è rilevante. Di tutte queste cose parlerò, lo prometto, ma adesso non voglio dire ancora niente». Cosa le ha detto Berlusconi? «Mi ha illustrato il programma di "Forza Italia", del polo liberal democratico». E le è piaciuto? «Le ripeto, dopo quell'incontro brevissimo, sono stata libera di riflettere sulle sue proposte. Come si sa, per riflettere meglio e per evitare ulteriori polemiche, mi sono messa prima in ferie, poi ho inviato al Csm la domanda per l'aspettativa elettorale...». Senza avvisare, Borrelli, il procuratore capo? «Sì, ho preferito tacere. Devo decidere della mia vita, e non volevo la canea che si è sempre scatenata, come per la mia uscita dal pool Mani pulite». Ha più rivisto Berlusconi? E' stato il Cavaliere ad invitarla alla convention di domenica a Roma? «No, non lui personalmente. Diciamo un suo emissario, un suo stretto collaboratore. Ma anche di questo, adesso, non voglio dire niente». E lei sarà lì, sotto al tricolore in campo azzurro, magari sul palco a fianco di Berlusconi? «Non so nemmeno se ci sia un palco, lì al Palafiera. La riunione servirà per illustrare il programma di "Forza Italia", è la presentazione ufficiale. Ci saranno gli interventi...». Anche il suo? «Non ho ancora deciso nemmeno questo. Poi vediamo». Insomma per l'ufficialità, per l'annuncio in «pompa magna», sorrisi, foto con il Cavaliere, telecamere, bisogna aspettare domenica? «Beh, non sono Napoleone. Comunque sì, domenica dirò tutto». [f. poi.)