«Bloccheremo la strada del Sestriere»

La Val Chisone sul piede di guerra contro i ritardi dell'Arias per migliorare la viabilità La Val Chisone sul piede di guerra contro i ritardi dell'Arias per migliorare la viabilità «Bloccheremo la strada del Sestriere» I sindaci vogliono i miliardi promessi per la statale «Bloccheremo la statale 23». I sindaci della Val Chisone sono decisi a dare battaglia sulla viabilità in valle. «Il traffico sulla statale del Sestriere è ormai ad alto rischio. Nulla si muove, neppure la progettazione di cui si era fatta carico la Provincia di Torino» dice Erminio Ribet, presidente della Comunità Montana Valli Chisone e Germanasca. La protesta si è concretizzata l'altra sera in un'assemblea degli amministratori della valle. Spiega: «Il blocco stradale è la prima delle forme di protesta. Entro il mese organizzeremo dibattiti pubblici nei diversi Comuni per informare la gente e poi, a marzo, agiremo. E' una decisione estrema, ma dobbiamo muoverci per ottenere giustizia. Ci hanno del tutto dimenticati». Nei Comuni della Val Chisone, oltretutto, serpeggia il timore dell'esclusione dalla spartizione del «pacchetto» di miliardi che sarà destinato ai Mondiali di sci del '97. L'intera questione rimane un'incognita a soli mille giorni dall'avvio della manifestazione (che costerà una cinquantina di miliardi solo d'organizzazione). «Corriamo il rischio di ricavarne solo dei danni da aggiungere agli altri se non si risolverà il problema viario, e non solo quello in valle, ma anche il tronco mancante dell'autostrada Torino-Pinerolo, indispensabile per rompere l'isolamento» aggiunge Ribet. E avverte: «La gente è ormai esasperata. Non è pensabile che esistano Comuni divisi a metà dal traffico, senza possibilità di comunicare, per due giorni la settimana». E' il caso di Porte. La domenica, il paese è tagliato in due dall'ininterrotta colonna d'auto e normalmente si vede piovere addosso i veicoli che sboccano ad alta velocità nel concentrico urbano provenienti dalla tangenziale di Pinerolo. Troppo spesso ci scappa il morto. Come d'altronde succede più su, a Villar Perosa e a Perosa Argentina. E' in questi tre punti caldi che, infatti, si chiedono circonvallazioni adeguate. «Senza dimenticare gli interventi sulla provinciale della Val Germanasca, sulla coupure di Fenestrelle e nel tratto Pragelato-Sestriere - conclude Ribet -. Complessivamente, si parla di circa 280 miliardi, ma siamo convinti che ne basterebbero anche meno per opere risolutive e rispettose dell'ambiente». Angelo Taverna

Persone citate: Angelo Taverna, Arias, Erminio Ribet, Ribet