Silenzi: Toro, voglio stare con te
Era ormai considerato un attaccante fallito, esordirà in Nazionale con la Francia Era ormai considerato un attaccante fallito, esordirà in Nazionale con la Francia Silenzi; Toro/ voglio stare con te «Grazie Inter, ma qui mi amano» TORINO. Primo contatto, sia pure via telex, tra Roberto Goveani e Luigi Giribaldi. Il Notaio si è detto disponibile ad incontrare l'uomo che, più di altri, si dimostra interessato a rilevare il Torino. Poiché domani si conoscerà la valutazione della società (15 miliardi?) da parte del perito, nominato dal curatore fallimentare, per Giribaldi sarà possibile affrontare finalmente la trattativa su basi concrete. Dirigenti, allenatore, squadra e tifosi sono in attesa degli sviluppi. In particolare Andrea Silenzi, che vive giorni particolari. Prima la convocazione in Nazionale, poi l'interessamento dell'Inter, ma il re dei bomber del campionato, ex aequo con Fonseca, ha un solo desiderio: allungare il contratto con il Torino che scadrà nel giugno del '95. Perché tanto amore per la maglia granata? La risposta è semplice, sincera, come il personaggio: «Che l'Inter mi voglia non può che far piacere. Per un calciatore, già considerato finito, è importante che un grosso club lo cerchi. Ma qui mi sento al centro dei pensieri dell'allenatore, dei compagni, della gente. E, se la società sistemerà i suoi problemi, vorrei restarci per molti anni. Ci sono anche Fusi, Annoni, Venturin e Sordo che vorrebbero giocare in un Torino ad alto livello». Aspettando che la situazione si sblocchi, Silenzi guarda al presente e vive la sua stagione d'oro. Dopo essersi fatto apprezzare dal et Sacchi, dovrebbe debuttare in azzurro a Napoli il 16 febbraio con la Francia. L'America, dunque, è dietro l'angolo? Sorride: «Prima di tutto conta la salute, mia e dei miei famigliari. Poi il Torino con il quale vorrei ripetere il miracolo di bissare la Coppa Italia e di provare a centrare la Coppa delle Coppe. E, se non sarò tra i 22 che parteciperanno alla Coppa del Mondo, pazienza. Vorrà dire che mi concederò una bella vacanza, forse in Polinesia». Ha fatto «13» a Bergamo, poi s'è fermato. Niente gol da due domeniche in campionato, con il Napoli in casa e a Udine, e neppure nella doppia sfida di Coppa Italia con il Piacenza. Non è preoccupato: «La critica mi giudica con un altro occhio. Mondonico, invece, mi ha elogiato per l'utilità e questo mi basta. Vivo tranquillamente l'aggancio di Fonseca in testa alla classifica cannonieri. Sapevo che, prima o poi, qualcuno mi avrebbe raggiunto e continuo a compiere il mio dovere, gol a parte». Le nuove disposizioni impartite da Casarin ai guardalinee sul fuorigioco potrebbero favorire un centravanti di sfonda mento come Silenzi? Una smor¬ fia si dipinge sul suo volto affilato: «Come sempre ci sarà qualche errore prò e contro. Quanto alla maggior severità sui "tuffatori" sono d'accordo, ma tipi come me aiuti ne avranno sempre pochi, perché gli arbitri non credono che uno grande e grosso possa essere atterrato facilmente». Mondonico, anche con il Parma al Delle Alpi; insisterà con il tridente, confermando Francescoli e Carbone al suo fianco. Silenzi ne prende atto: «E' fondamentale che la maglia n. 9 sia sulle mie spalle. Per il resto c'è l'allenatore». All'andata, con «Pennellone» appiedato da un infortunio, il Torino disputò la sua peggior partita, travolto da una tripletta di Asprilla. Quella fu l'unica assenza di Silenzi in campionato: «Purtroppo Annoni non ci sarà. Ma il Parma non è solo Asprilla. Il mio amico Zola è molto pericoloso. Tuttavia, se li... mordiamo un po', possiamo fermarli». Anche domenica prossima, i granata non potranno disporre della miglior formazione per le assenze degli infortunati Annoni e Gregucci e dello squalificato Delli Carri. Asprilla toccherà a Sottil, o a Mussi, ma Silenzi crede nel Torino: «Abbiamo un motivo in più per cercare la rivincita. E nei momenti topici la i -ìentalità-Toro viene fuori. Quando manca, siamo una I squadra qualunque». lb. b.] Goveani-Giribaldi contatto via telex Per la prima volta il notaio si dice disposto a trattare
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