Uccide la convivente per riavere la figlia

Orvieto, ex dirottatore voleva la custodia della bimba affidata dal giudice alla donna Orvieto, ex dirottatore voleva la custodia della bimba affidata dal giudice alla donna Uccìde la convivente per riavere la figlia Ha ferito anche la suocera, poi si è barricato in casa Due giorni prima aveva rapito la piccola che ha 3 anni ORVIETO NOSTRO SERVIZIO In città lo conoscevano tutti come «il dirottatore»: un tipo un po' strano, capace di cambiare cento mestieri e di innamorarsi con facilità. Un guascone dalla vita costellata da avvenimenti drammatici, ma nessuno pensava che Luciano Porcari, 54 anni, da qualche anno esportatore di vini in Germania, potesse trasformarsi in omicida. E' accaduto ieri mattina. Ha squarciato la gola della ex convivente con un coltello da cucina e ha sparato alla madre della donna con un fucile da caccia trovato in casa, colpendola alla schiena: l'anziana, sia pure ferita, è fuggita e ha dato l'allarme alla polizia. Lui, sentitosi braccato, si è barricato in casa e, dopo una lunga trattativa con magistrato, polizia e carabinieri, si è arreso. Teatro dell'ultima «impresa» finita nel sangue del dirottatore è stato Castel Viscardo di Orvieto. E' accaduto tutto poco prima delle otto. L'uomo ha fatto irruzione nell'abitazione dell'ex compagna, Roberta Zanetti, una infermiera di 27 anni, che viveva con la madre. Motivo scatenante della furia omicida, la loro figlia di tre anni, della quale Porcari aveva chiesto l'affidamento e che aveva «rapito» alcuni giorni fa. Per un analogo motivo, Porcari dirottò diciassette anni fa l'aereo in quanto voleva tenere con se una figlia avuta da un'altra donna. Sangue e figli. Due elementi che si riconcorrono nella vita di Porcari. Due anni fa un altro suo figlio si suicidò lanciandosi dalla rupe di Orvieto. Da qualche giorno Porcari era scomparso con la figlioletta ed era ricercato dalla polizia e dagli uomini dellla Criminalpol del Lazio e dell'Umbria. La Zanetti è stata uccisa da una o più coltellate - probabilmente sferrate con un coltello da cucina a lama seghettata - che le hanno procurato uno squarcio profondo alla base del collo. Gli investigatori, che sono potuti entrare nella casa solo dopo la resa dell'ex dirottatore, l'hanno trovata riversa a terra, in una pozza di sangue. La vicenda cominciata l'altro ieri con la scomparsa da casa di Porcari insieme alla piccola Carlotta, e che aveva mobilitato nelle ricerche polizia e carabinieri di tutt'Italia insieme all'Inter- poi, martedì sera sembrava stesse per concludersi in maniera pacifica. Porcari, infatti, era rientrato in serata a Castel Viscardo e aveva avuto un lungo e tranquillo colloquio con il sostituto procuratore della Repubblica di Orvieto, Paolo Micheli. Quest' ultimo aveva convinto l'uomo a restituire Carlotta alla madre, fissando anche un appuntamento per le 11 di ieri mattina, nella procura orvietana, per visionare il provvedimento con il quale il tribunale di minorenni aveva assegnato Carlotta a Roberta Zanetti. Dopo il colloquio la donna e la bambina se n'erano andate nella casa di Castelviscardo, in cui abita la madre della Zanetti. Ma come già è avvenuto più volte in passato, Porcari ha cambiato le carte. Un gioco, stavolta, finito nel sangue. Ieri mattina, poco dopo le 7,30, l'uomo si è presentato a casa dell'ex convinvente. Con un fucile da caccia, un automatico, trovato nella casa, Porcari ha prima minacciato e sequestrato, chiudendoli in una stanza, la madre e il fratello della Zanetti, per poi sparare un colpo all'anziana donna. Quest' ultima, colpita alla spalla destra, è stata soccorsa dal figlio e trasportata all'ospedale di Orvieto: guarirà in 25 giorni. Nel frattempo si è consumato il dramma, l'ultimo atto di una tragedia. Porcari è tornato nella sua abitazione, portando con sè la convivente. Alle 8,05 carabinieri e polizia hanno circondato la casa. Il capitano Sanson, della compagnia carabinieri di Orvieto, ha cercato di intavolare una trattativa con Porcari parlandogli con un megafono, ma l'uomo gli ha risposto con un colpo di pistola che poi si è rivelato a salve. Il capitano ha a sua volt?, sparato un colpo di pistola. Al; irrivo del sostituto Micheli, Porcari ha parlato con il magistrato al telefono. Intorno alle 9,30, dopo aver chiesto al giudice di tenere i carabinieri distanti per poter parlare da solo con lui, si è arreso. Ora è rinchiuso nel carcere Di Orvieto accusato di omicidio volontario aggravato, tentativo di omicidio, sequestro di persona ed altro. I carabinieri hanno sequestrato vari coltelli, esaminando le numerose tracce di sangue trovate nella casa. Al magistrato e al suo avvocato, Valeriano Venturi, che per primi sono entrati nell'appartamento in cui era avvenuto 1' omicidio, Porcari ha detto: «é tutto fatto. Non dovevate prendermi la mia bambina». Oggi sarà eseguita l'autopsia su Roberta Zanetti, ultima vittima del dirottatore. Mario Mariano mmmm Si è arreso dopo una lunga trattativa «Non dovevate togliermi la mia bambina» Luciano Porcari, 54 anni, ha ucciso la convivente a coltellate