Una città in rivolta contro gli ayatollah

Una città in rivolta contro gli ayatollah La polizia spara a Zahedan, morti e feriti Una città in rivolta contro gli ayatollah TEHERAN. All'improvviso esplode il malcontento popolare nell'Iran degli ayatollah, sconvolgendo la ben architettata celebrazione per il quindicesimo anniversario della Repubblica islamica. I primi annunci di burrasca si erano avuti l'altro ieri con la profanazione del mausoleo di Khomeini, dove un giovane aveva esploso cinque colpi di pistola mentre il presidente Hashemi Rafsanjani apriva i festeggiamenti. Ieri violenti scontri con almeno due morti e numerosi feriti sono scoppiati a Zahedan, una città di mezzo milione di abitanti a Est di Teheran. Nessuno, almeno all'apparenza, aveva previsto una sommossa del genere. Per settimane, squadre di operai avevano allestito in tutto il Paese luminarie e striscioni inneggianti all'anniversario. Tutto sembrava annunciare una festa tranquilla e non erano state predisposte speciali misure di sicurezza. La versione ufficiale, giunta parecchie ore dopo, ha cercato di minimizzare attribuendo la reponsabilità degli incidenti a «un pugno di facinorosi che voleva rendere insicuri i confini orientali del Paese» ma l'agen¬ zia Ima, governativa, pur parlando di «provocazioni architettate da agenti stranieri» ha dovuto ammettere che la folla «ha spaccato vetrine, finestre, stracciato bandiere iraniane e attaccato negozi e magazzini» nella centrale via Khayyan. Altri organi di informazione danno la colpa a facinorosi sunniti. Una minoranza in un Paese sciita: si sarebbero radunati per chiedere notizie al loro mullah poiché circolava voce che una loro moschea di Mashad, la città santa dell'Iran, era stata demolita. La polizia è riuscita a sedare il tumulto a prezzo di numerosi feriti. Dallo scorso novembre la situazione in Iran è tornata a farsi molto tesa. E' riapparso il terrorismo che il governo attribuisce ai mujaheddin del popolo che hanno base in Iraq. Contro ambasciate di Paesi occidentali a Teheran sono state lanciate bombe a mano e sparate raffiche di mitragliatrice. Alcune settimane fa l'esplosione di due bombe piazzate in un cestino per rifiuti nel centro della capitale ha provocato un morto e due feriti. La strage è stata evitata per un soffio. [e. st.] ESFAHAN • YAZD IRAN • SHIRAZ BIRJAND \ AFGHANISTAN • KERMAN 8AM# ZAHEDAN PAKISTAN GOLFO 0PERSICO QATAR OMAN/0 M

Persone citate: Hashemi Rafsanjani, Khomeini