«Sì Gardini mi parlò di soldi al pci» di Susanna Marzolla

«Non è solo un postino» Carlo Sama, l'ex amministratore della Montedison, cede alle insistenze di Di Pietro «Sì, Gemimi mi parlò di soldi al pei» «Chieda a Cusani, lui sa» MILANO. «Dottor Di Pietro, lei può girare la domanda in tutti i modi. Le ripeto che non lo so». Un Carlo Sama insolitamente «tosto» mette così fine all'insistenza del pubblico ministero. Che in tutti i modi cerca di sapere quando, come, e soprattutto a chi fossero andati i soldi che Raul Gardini aveva detto «destinati al pei». Storia affatto nuova, quella del presunto contributo all'ex partito comunista, all'epoca della (tentata e mai riuscita) «defiscalizzazione» per Enimont. Sama l'ha raccontata a puntate e l'ultima, all'udienza di ieri, si è arricchita di nuovi particolari: il contributo sarebbe stato di un miliardo, portato in aereo da Sergio Cusani. Il volo parte Milano, con il finanziere e la valigetta; fa scalo a Forlì, dove salgono Raul Gardini e un «uomo della cooperazione» («Penso potesse essere Elio Tassinari», dice Sama), e finisce a Roma, dove la valigetta passa a Gardini. Solo lui, pare, sapeva cosa ne aveva fatto. «Ritengo che neppure Cusani sia in grado di rispondere», dice Sama. Guarda l'imputato che non muta espressione: sa o non sa? Certo qualcosa sa, visto che la prima «imbeccata» sulla storia dei «soldi al pei» era venuta proprio dall'avvocato Spazzali. E Carlo Sama aveva risposto con uno dei suoi famosi «non lo escludo». La seconda puntata è del 21 dicembre. A una domanda di Antonio Di Pietro, Sama così risponde: «Alcuni mesi fa ho saputo da Gardini che per ottenere la defiscalizzazione c'erano stati contributi ai partiti. A de, psi e... anche al pei». Di Pietro chiede venga sentito Massimo d'Alema; il tribunale respinge la richiesta: il periodo della defiscalizzazione (1989) non è oggetto del processo. Ma poi arriva Pino Berlini, l'uomo del «sistema svizzero»: dice che le ultime tranches per la defiscalizzazione furono versate nel '90 (quindi «dentro» il processo); che Gardini gli chiese «una provvista per pagare partiti di governo e di opposizione». Ieri torna in aula Sama. Che racconta: «Nella primavera del '93 sono andato con Cusani da Berlini. Diede spiegazioni sui conti, parlò di molte cose». Di Pietro: Anche di contribuzioni al sistema dei partiti? Sama: Sì. Disse di aver dato soldi a Cusani, per questo, nell'87 e nell'89. Di Pietro: Disse altro? Sama: No. Di Pietro: Però poi con Cusani torna a Milano... Sama: Sì, ne riparlammo. Cusani mi disse che i soldi, nell'89, servivano a pagare de, psi e pei. C'è poi il racconto del viaggio in aereo; la citazione di Tassinari e dell'ex sindaco pei di Ravenna, Dragoni, che Gardini - così dice Sama - sperava potessero convincere il proprio partito ad appoggiare la defiscalizzazione. Di Pietro: Cusani era sicuro che la contribuzione era avvenuta? Sama: Disse che Gardini gli aveva chiesto un miliardo per il pei. Comunque lo chieda a lui. Di Pietro: Ma non ha avuto la curiosità di sapere a chi fossero andati i soldi? Sama: Guardi, io volevo capire come Berlini avesse gestito il patrimonio, non chi del pei avesse preso soldi. Di Pietro: Ma Gardini le confermò la contribuzione? Sama: Era seccato del mio incontro con Berlini, quindi parlammo poco. Ma mi confermò la storia del pei. Di Pietro: E non fece nomi? Sama: No. Di Pietro: Ma chi aveva incontrato per discutere della defiscalizzazione? Sama: Io partecipai a una cena con D'Alema in cui si parlò in generale della chimica. So che Gardini dialogava con Occhetto. Di Pietro: Ah, ecco. Sama: Ho detto che dialogava, dottor Di Pietro, dialogava. Tante domande sul pei sollecita- no il presidente, Giuseppe Tarantola. Comincia in modo indiretto: Quanto era il contributo per la defiscalizzazione? Sama: Non lo so. Tarantola: Berlini ci ha detto dieci miliardi e mezzo... Sama: Non ricordo la cifra. Tarantola: Ma lei ha parlato anche di de e psi. Quanto a questi partiti? Sama: Non mi è stato detto. Tarantola: E allora perché l'attenzione si è focalizzata su questo miliardo al pei? Sama (un po' imbarazzato): Ma...per quanto mi riguarda era una questione di curiosità. De e psi non mi avevano stupito. H pei mi fece effetto. Interviene a questo punto Spazzali, con una nuova «imbeccata»: Non è che mentre Gardini pensava al pei, Cragnotti si occupava dell'altra opposizione (il msi?, ndr)? Perché, sa, le opposizioni in parlamento sono di duplice natura... Sama: All'epoca non ero ancora nato. Chieda a Cragnotti. Spazzali: Lo faremo. Susanna Marzolla Carlo Sama: «So che Gardini dialogava con Occhetto»

Luoghi citati: Dragoni, Forlì, Milano, Ravenna, Roma