Sama: un miliardo al pci di S. Marzolla

Rivelazione al processo Cusani: «Fu Gardini a portare i soldi a Roma» Rivelazione al processo Cusani: «Fu Gardini a portare i soldi a Roma» Soma; un miliardo al pei Occhetto: bugie, è un complotto elettorale MILANO. Sulla campagna elettorale rischia di proiettarsi l'ombra di Tangentopoli. Durante il processo Cusani, Carlo Sama ha chiamato ieri in causa il partito comunista italiano, al quale Raul Gardini avrebbe fatto pervenire finanziamenti per un miliardo. A chi sarebbe andata la somma? Sama ha detto di ricordare solo che Gardini, all'epoca, aveva avuto diversi incontri con l'onorevole Achille Occhetto, ma che aveva anche preso contatti con altri due esponenti dell'ex partito comunista: il sindaco pei di Ravenna, Mauro Dragoni e Elio Tassinari «un uomo della cooperazione». Proprio con quest'ultimo, stando ai ricordi di Sama, Gardini potrebbe aver volato da Forlì a Roma con la valigetta consegnatagli da Sergio Cusani. Immediate le smentite: dell'ufficio stampa del pds, di Massimo D'Alema, numero due della Quercia e dello stesso segretario Achille Occhetto, sdegnato «per le insinuazioni e le falsità di Sama». Il leader pidiessino ha detto basta alle manovre «di mestatori e avventu¬ rieri» che possono inquinare la vita pubblica al punto «da deformare la campagna elettorale». In serata, è stato lo stesso Sama - dopo aver ascoltato le notizie giornalistiche relative all'udienza della mattina, mentre in auto rientrava da Milano - a diffondere una dichiarazione per spiegare che le affermazioni da lui fatte in aula «non coincidevano con quanto sentito». «Non ho mai collegato il nome di Mauro Dragoni e di Ennio Tassinari alle mazzette ha detto - e non ho mai sostenuto che l'ex sindaco di Ravenna abbia compiuto un viaggio con l'aereo personale di Gardini da Forlì a Roma». Sama ha sostenuto che «Gardini volle dare un particolare significato all'incontro con l'onorevole Occhetto, che avrebbe benissimo potuto contattare da solo, e per questo si rivolse a Dragoni, allora sindaco di Ravenna, e a Ennio Tassinari, una brillante figura di cooperatore ravennate. Gardini riteneva opportuno che venisse sottolineata istituzionalmente l'importanza della sua battaglia». S. Marzolla A PAGINA 3 Carlo Sama