Ad contro i partiti «Liste lottizzate» di Luciano BorghesanFranco Garelli

Ad contro i partiti «Liste lottizzate» Candidati, frattura a sinistra Ad contro i partiti «Liste lottizzate» Mentre delegazioni dei partiti e di aree aderenti al polo progessista compilavano lunghi elenchi di possibili candidati, il comitato elettorale di Alleanza democratica metteva a punto la propria lista e oggi la presenterà alla stampa. Il solo Dino Barrerà si aggirava nei corridoi di Palazzo Cisterna dove gli uomini del pds, dei verdi, di rifondazione, di società civile e anche del psi indicavano nomi su nomi. «Non ci hanno invitato», ha detto Barrerà, precisando di essere lì come osservatore a titolo personale. «Non è vero, questo è un tavolo aperto», ha ribattuto Bruno Manghi, uno dei promotori del tavolo progressista provinciale. Era stata annunciata anche l'assenza della rete, ma ha fatto una veloce apparizione un giovane (non meglio identificato neanche dai presenti) attribuito al movimento di Novelli. C'è una frattura a sinistra. E Barrerà l'ha spiegata: «Se andiamo avanti così Alleanza democratica farà per conto proprio. Non ci stiamo a far parte di un'alleanza dove i candidati sono in maggioranza esponenti di partito. Come faremo a presentarci agli elettori con liste dove pullulano i segretari politici e parlare di rinnovamento?». Ad propone di portare in parlamento cittadini espressi dalla società civile, sostiene che l'80 per cento devono essere uomini nuovi, extrapartito. Per ora le proporzioni sono inverse. Manghi confida di poter arrivare a una salomonica metà: il 50 per cento indicato dai partiti e il 50 per cento da associazioni e movimenti della società civile. C'è un'altra polemica. Ed è ancora Barrerà ad accentuarla: «Come si può chiedere a Franco Debenedetti di essere in lista con il segretario di rifondazione Bertinotti o quello provinciale Pizzo? Questo non vuol dire che si dica no a rifondazione, anzi io sono tra quelli che ha digerito il rospo, ma da parte loro perché non scegliere un nome nuovo?». Un'ultima questione è stata sollevata dal consigliere comunale della rete Tartaglia, che in una lettera al segretario del pds Dameri ha contestato la validità del confronto provinciale: «Si deve decidere a livello regionale e nazionale». Per il resto i taccuini sono pieni di papabili. Quelli nuovi arrivano da Alleanza democratica e Società civile. A Franco Debenedetti, Francesco Traniello, Nicola Tranfaglia si aggiungono il sociologo Franco Garelli, i sindacalisti Avonto e Mandarano? l'imprenditore Carlo Persico, si parla ancora di Luigi Bobbio, di Federica Gamna, del magistrato Venditti, di Andruetto. Ci saranno anche repubblicani. Da Roma si fa il nome della giornalista Miriam Mafai. I rappresentanti dei partiti hanno indicato i loro e registrato quelli degli alleati: Violante, Chiamparino, Migone, Suino e Salvadori per il pds: Bertinotti, Rizzo, Sestero, Azzolina, Manzi e Renzacci per rifondazione; Novelli e Tartaglia per la rete; Viale per i verdi, con Cavaliere, Giarrusso, Gardiol e Turigliatto per la provincia, forse Adelaide Aglietta per il listone proporzionale «ma solo sotto il simbolo del sole che ride». II psi? «I nomi li decideremo giovedì», ha risposto il commissario Bozzello, annunciando che domenica arriverà il segretario Ottaviano Del Turco. Luciano Borghesan Nomi nuovi indicati da movimenti della società civile e da Alleanza. Da Roma si parla della giornalista Miriam Mafai, in città del sociologo Franco Garelli

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