Il Comune si «automulta» di Maurizio Lupo

Piazza Cavour, i danni sistemando un lampione tra le fronde Piazza Cavour, i danni sistemando un lampione tra le fronde Il Comune si «automulta» Per un albero mutilato dalVAem Il Comune ha multato se stesso a causa di una pianta mutilata dall'Acni e tutelata dal Servizio civico alberate. La polemica è nata perché l'Acni sta piazzando un palo della luce quasi a ridosso di un ippocastano dell'alberata che cinge piazza Cavour, in modo tale che la lampada si troverà fra le fronde della pianta. Così, quando a primavera l'albero avrà recuperato la sua chioma, il Comune dovrà potare i rami che nasconderanno la luce. Inoltre per collegare il lampione con il «cavodotto» elettrico sotterraneo l'Acni ha fatto uno scavo che ha tagliato alcune radici. Il Servizio alberate ieri se ne è accorto e ha elevato una «multa salata» all'impresa dell'Acni. Così, visto che l'Acni e l'«Azicnda Energetica Municipale», il Municipio ha punito se stesso. «La multa andava elevata» dice Oscar Peano, responsabile del verde nel centro «anche perché le nonne comunali dicono che ò proibito fare scavi a meno di 3 metri dalle piante, salvo casi eccezionali da concordare, in cui lo scavo va fatto a mano». «E' stato fatto a mano» precisa Bruno Aguzzi, responsabile dei nuovi impianti Acni. «Ma - replica Peano - non ci avete detto dove avreste scavato. Avete rovinato le radici della pianta». Aguzzi sostiene che non si poteva fare diversamente: «Con circa 12 milioni piazziamo 10 nuovi punti luce in piazza Cavour, per potenziare le 44 lampade esistenti, montate su 30 lanterne stile Settecento, dotate di lampade bianche a vapori di mercurio. Lo facciamo su sollecito della gente, che chiede più luce e più sicurezza, perché di notte piazza Cavour è zona frequentata dai drogati. Non c'era scelta: per illuminare quel punto, all'angolo con via Cavour, non era possìbile mettere il palo più distante dalla pianta». Per chiarire tutto Peano e Aguzzi ieri alle 16,30 si sono trovati sotto l'albero, con carte alla mano. «Perché gli impianti - nota Aguzzi - non sono stati fatti a caso. C'è un piano. Ci sarebbe piaciuto mettere i nuovi lampioni sulle case, ma alcune sono vincolate. Quindi si è dovuto ricorrere a lampioni interrati. Preparato il progetto, lo si è sottoposto al Servizio alberate». «Che cosa dice? - interrompe Peano - gli scavi sono incominciati senza nemmeno darci una telefonata». Aguzzi si accalora: «Ma se insieme al vostro servizio abbiamo fatto persino un sopralluogo. Posso dirle giorno e ora». «In casi limite come questo suggerisce Peano - sarebbe però bene che i rapporti si intensificassero. Telefonateci e vi potremo aiutare a risolvere i problemi che avete con il verde. Perché il danno c'è. E' rimediabile, ma l'Acm ora dovrà ascoltarci». Per salvere la pianta bisognerà tagliare le radici lesionate e disinfettare i moncherini. «Quanto ai rami che ostacoleranno la luce - prosegue Peano dovremo accettare di tagliarli. Capisco le esigenze dell'Aem, ma anche le piante hanno le loro. In corso Regina l'anno scorso scavi hanno mutilato un albero tanto che è caduto. Ha avuto il buon senso di non travolgere né persone né auto. E se succedeva un incidente?». Maurizio Lupo Per collegare il lampione ai cavi sotterranei l'Aem ha leso le radici dell'albero

Persone citate: Aguzzi, Bruno Aguzzi, Oscar Peano, Peano